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Trentasei domande al “Bando Imprese” del DUC di Canegrate, San Giorgio e Villa Cortese

Le domande, che superano il plafond dei fondi disponibili, saranno ora sottoposte alle verifiche del caso per accertare la sussistenza dei requisiti

commercio foto generica

Trentasei domande, 12 per ognuno dei tre comuni, al bando per l’assegnazione di finanziamenti per la riqualificazione e l’ammodernamento in chiave innovativa e sostenibile o per il subentro di un nuovo titolare nelle attività già attive e per l’avvio di nuove attività sul territorio del Distretto del Commercio di Canegrate, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese.

Sul tavolo ci sono contributi per un totale di 75mila euro, plafond peraltro superato dalle domande, segno che «il bando è stato ben diffuso e pubblicizzato – come sottolinea l’assessore alle attività produttive di San Giorgio su Legnano Gian Luca Fasson – e gli operatori hanno risposto con attenzione, capendo l’interessante iniziativa e la possibilità, sempre utile, di cogliere risorse per investire nell’attività».

Ora le domande presentate verranno sottoposte alle verifiche del caso. Tra i requisiti cui dovranno rispondere c’è la regolarità del pagamento dei tributi comunali, condizione «fortemente voluta» dai tre comuni del Distretto del Commercio perché «il mancato pagamento pone il partecipante in una situazione di concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori». La speranza delle amministrazioni coinvolte è che i contributi possano diventare un volano non solo per i commercianti che li riceveranno, ma per i paesi interi.

«Come di consueto, ma d’altronde è lo spirito di queste iniziative, mi rivolgo sempre a tutti affinché scelgano, quando possibile, i negozi di vicinato di San Giorgio e non la grande distribuzione o gli operatori online – è l’appello di Fasson -. Comprare nei piccoli negozi di paese, a volte poi non così tanto piccoli, significa sostenere l’economia locale e far circolare il denaro a livello locale stimolando l’economia del territorio ed assicurandoci che la comunità nella quale viviamo continui a prosperare».

«Secondo una studio internazionale per ogni euro speso in un negozio di vicinato o,45 viene reinvestito localmente mentre solo 0,15 rimangono nella comunità qualora ci si rivolga alla grande distribuzione o all’online – prosegue l’assessore -. E poi acquistare e frequentare i nostri negozi del territorio in cui viviamo crea connessioni, crea fiducia e positività, rende la comunità più resiliente e autosufficiente. Ma crea anche sicurezza: non lasciamo e pensiamo che la sicurezza vada solo cercata con più presidio delle forze dell’ordine per le strade. Nelle strade andiamoci noi: a fare acquisiti. Gli acquisti nei negozi di vicinato riducono anche i rifiuti perché sono liberi da tutti gli imballaggi che troviamo al supermercato. Per questo rivolgo sempre l’invito a modificare le nostre abitudini di acquisto».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Giugno 2023
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