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Nerviano “boccia” lo stralcio di interessi e sanzioni dalla cartelle fino a mille euro

Il Comune non applicherà lo stralcio automatico previsto dalla finanziaria su interessi e sanzioni per le cartelle pendenti ante 2015 fino a mille euro

tasse e fisco 730

Nerviano dice “no” allo stralcio degli interessi e delle sanzioni sulle cartelle esattoriali di importo massimo pari a mille euro tutto compreso relative al periodo tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Anche Piazza Manzoni, sulla scia delle decisioni prese in altri consigli comunali in queste settimaneha scelto di muoversi in una direzione diversa da quella tracciata dal Governo Meloni con la legge di bilancio, seppure con i voti favorevoli della sola maggioranza e la “bocciatura” del centrodestra.

«Se il Comune non si opponesse a questo stralcio parziale – ha sottolineato durante l’ultima seduta consiliare l’assessore alla partita Claudio Minoja -, automaticamente verrebbero a cadere interessi e sanzioni su tutte le cosiddette mini-cartelle: è ovvio che questo si tramuterebbe in un minor gettito per il Comune. Tra l’altro a livello di amministrazione comunale siamo convinti che, sotto un certo profilo, sarebbe anche un premio a chi magari è stato meno regolare di altri contribuenti che hanno pagato puntualmente le cartelle, magari tra mille difficoltà pur di non lasciarle indietro».

«Il singolo individuo – ha aggiunto il vicesindaco – non perde la possibilità di aderire alla “Rottamazione quater” e nello specifico allo stralcio delle minicartelle, ma deve proporre autonoma istanza. Con lo stralcio quella cartella da circa mille euro perderebbe automaticamente interessi e sanzioni: la cartella rimarrebbe lì comunque, ma il contribuente potrebbe permettersi di non pagarla. Se invece neghiamo lo stralcio parziale, il contribuente dovrà necessariamente aderire autonomamente e pagare tutta la quota capitale, e questa è comunque un’entrata per il Comune».

Voto contrario dai banchi del centrodestra. «Sono soldi che, stralciati o meno, difficilmente il Comune introiterà – ha sottolineato il consigliere della Lega David Guainazzi -, perché chi non ha pagato tra il 2000 e il 2015 probabilmente non pagherà nemmeno ora. Anzi, continuando a portarceli dietro ogni anno vedremo in bilancio una cifra che alla fine il Comune non avrà a disposizione». «Poteva essere uno strumento per incentivare pagamenti che risalgono alla notte dei tempi», è invece l’obiezione mossa dal capogruppo di Forza Italia e Fratelli d’Italia Sergio Garavaglia.

A sostegno della scelta della maggioranza si è invece schierato il PD. «Sono disinteressato alla cifra, sono più interessato all’esempio che si dovrebbe dare – ha spiegato il consigliere Girolamo Franceschini -: di qualsiasi natura siano, le cartelle vanno pagate. Qualsiasi altra decisione a mio avviso sarebbe un incentivo a comportamenti quantomeno illeciti, per non dire altro. Non siamo un Paese particolarmente noto per liceità e per moralità dal punto di vista delle tasse, forse è ora di cominciare».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Febbraio 2023
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