“La luce del presepe sopravvive al grigiore del tempo”, storia e simbologia con “Occhiocapolavoro”
Il blog è un progetto del dott. Giuseppe Trabucchi, direttore dell'Oculistica dell'ospedale di Legnano. Un progetto per «accompagnare il lettore in un viaggio di conoscenza dell’Occhio, attraverso anche aneddoti, approfondimenti, citazioni storiche, letterarie e molto altro"
![presepe](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/12/presepe-1360989.610x431.jpg)
Occhiocapolavoro è un blog curato dal dott. Giuseppe Trabucchi, direttore dell’Oculistica dell’ospedale di Legnano. Un progetto per «accompagnare il lettore in un viaggio di conoscenza dell’Occhio, attraverso la scoperta della sua anatomia e delle relative patologie, attraverso il racconto di aneddoti, approfondimenti, citazioni storiche e letterarie, la sua presenza nell’arte, nelle religioni, nelle credenze popolari e molto altro! Lo scopo è generare conoscenza, perché la conoscenza è cultura».
Oggi, in clima natalizio, l’ultimo testo riguarda il presepe, la sua storia, la simbologia.
![presepe](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/12/presepe-1360990.610x431.jpg)
Si avvicina il Natale, il suo arrivo scandisce il trascorrere degli anni. Si usa dire infatti “un altro Natale è passato”. Puntuale con le sue aspettative di momenti di riposo, di gioia, ma anche di riflessione. Un giorno da trascorrere, quando possibile, con le persone più care. Tra i tanti riti che lo caratterizzano, quello forse più rappresentativo è la preparazione del presepe.
La storia del presepe
ll presepe, o presepio, è una rievocazione figurata di un avvenimento molto importante nella storia dell’umanità: la nascita di Gesù. Il termine presepe deriva dal latino praesaepe, composto da prae (innanzi) e saepes (recinto), ovvero luogo che ha davanti un recinto. Un’altra ipotesi fa nascere il termine da praesepire cioè recingere. Un luogo, quindi, dove viene tenuto a dimora il bestiame.
Per scoprire quando e come è nata questa tradizione possiamo far riferimento innanzitutto al mondo dell’arte. Basti pensare, ad esempio, agli affreschi di Giotto la Natività e il Presepe di Greccio nella Basilica superiore di Assisi, risalenti agli anni a cavallo tra il 1200 ed il 1300. Tuttavia, si attribuisce a San Francesco di Assisi l’idea di rappresentare il presepe per la prima volta. Scrive il Santo: “Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”. Tommaso da Celano nel testo Vita Prima San Francesco descrive la notte del 24 dicembre 1223 nei dintorni di Greccio, in Umbria – cittadina medievale arroccata a mezza costa della boscosa catena dei Monti Sabini. Egli scrive “è chiara come pieno giorno e dolce agli uomini e agli animali! La gente accorre e si allieta di un gaudio mai assaporato prima, davanti al nuovo mistero. La selva risuona di voci e le rupi imponenti echeggiano i cori festosi. I frati cantano scelte lodi al Signore, e la notte sembra tutta un sussulto di gioia”.
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