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ScenAperta Estate porta il teatro a San Vittore Olona e Nerviano

Venerdì 15 luglio a Villa Adele, a San Vittore, ci sarà "La storia di Milano in 50 minuti"; Nerviano ospita "Mani bucate. Francesco, il poverello che ricevette le stimmate" il 16 luglio

teatro generico

La proposta estiva nei Comuni di Nerviano e San Vittore Olona è unita da un unico filo, quello del progetto AppArTe_Biografie.2022, organizzato da ScenAperta Altomilanese Teatri con il contributo della Fondazione Comunitaria Ticino Olona.

Il racconto di storie di donne e uomini per uomini e donne. Di persone e personaggi. Dall’esperienza personale del singolo alla condivisione nella comunita che ci fa sentire vivi in una dimensione partecipata. Dopo “Ferite a morte” e “La sorpresa dell’amore”, sarà la volta di due spettacoli che, fra il racconto avvincente e la misica dal vivo, narrano la storia di noti personaggi della nostra storia.

Venerdì 15 luglio, ore 21.00, nel parco di Villa Adele a San Vittore Olona, Ditta Gioco Fiaba mette in scena, con i musicisti dell’Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, un particolare racconto delle vicende dei personaggi che hanno fatto la storia di Milano, la nostra storia, in “La storia di Milano in 50 minuti”.

Sabato 16 luglio, ore 21.00, il chiostro del Monastero degli Olivetani, in piazza Manzoni a Nerviano, ospita “Mani bucate. Francesco, il poverello che ricevette le stimmate”, di e con Giovanni Scifoni che – svestito il camice del dott. Enrico Sandri di “Doc. Nelle Tue Mani”, la fiction di RAI 1 – veste qui il saio di San Francesco accompagnato dagli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli.

Le amministrazioni di Nerviano e San Vittore Olona propongo gli spettacoli della rassegna estiva in apprezzabili contesti di rappresentazione a ingresso gratuito.

AppArTe – Applicazioni Artistiche per il Territorio / Biografie.2022
AppArTe_Biografie raccoglie stimoli e bisogni dal territorio e dalle micro-comunità che lo compongono; li traduce in azioni di ritorno, capillari, artigianali – rese possibili anche dal sostegno di Fondazione Ticino Olona – accomunate dall’intenzione di aggregare con l’animazione artistica e coinvolgere anche fasce di popolazione “fragili o marginali” o luoghi periferici o inusuali della città. È il racconto di storie di uomini e donne per donne e uomini. Di persone e personaggi. Dall’esperienza personale del singolo alla condivisione nella comunita che ci fa sentire parte di una dimensione partecipata. Che ci fa sentire meno soli. Che fa sentire che è possibile ripartire, “andare oltre” per un ripensamento sociale, per un nuovo viaggio nella “storia della vita”.

Redazione
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Pubblicato il 14 Luglio 2022
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