Una casalinga di Busto Garolfo è stata rintracciata dalla Digos di Milano per aver augurato sui social la morte del ministro Di Maio. La donna ha sfogato la sua rabbia scrivendo messaggi come «Muori male». Per questo il suo profilo è stato “congelato” dagli investigatori  del Servizio Polizia Postale.

I poliziotti coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma e con la collaborazione del personale delle DIGOS di Milano hanno effettuato tre perquisizioni nei confronti non solo della donna di Busto Garolfo, ma anche di altri due internauti (di Vicenza e Udine) ritenuti autori della pubblicazioni di messaggi minatori sempre rivolti al ministro degli Esteri. In seguito alla pubblicazione su Twitter da parte del titolare della Farnesina di dichiarazioni in merito al confitto in atto, è stata riscontrata la presenza di vari messaggi di risposta del seguente tenore: «Muori male, e magari per mano del popolo», «Si dai, armateci e decideremo poi a chi vogliamo sparare», «Non ci sono parole per descrivere, vai solo buttato nel rusco». Ed ancora, all’interno di canali riservati Telegram e pagine social VK, la Polizia Postale ha individuato ulteriori messaggi minatori tra i quali, ad esempio, quello pubblicato all’interno di un canale di propaganda filo russa che testualmente recita: «Ma un cecchino…che ci ammazzi i 4 distruttori dell’Italia, non ce lo possiamo mandare?».

Le perquisizioni hanno permesso di riscontrare sui telefoni degli autori la presenza di account anonimi utilizzati per l’inoltro dei messaggi minatori. Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, gli indagati sono da ritenersi non colpevoli fino ad accertamento giudiziario definitivo.