Parabiago ad un passo dall’addio al network delle biblioteche CSBNO
La giunta di Parabiago ha approvato la proposta di recesso da CSBNO, la società consortile che gestisce 60 biblioteche nell'hinterland milanese
Parabiago ad un passo dall’addio al network delle biblioteche che riunisce 32 comuni della città metropolitana di Milano. A metà dicembre la giunta guidata da Raffaele Cucchi ha dato il via libera alla proposta di recesso da CSBNO, la società consortile che gestisce 60 biblioteche nell’hinterland milanese di cui ad oggi fanno parte tutti i comuni del Legnanese, e ora la decisione dovrà passare al vaglio del consiglio comunale cittadino.
Alla base della decisione che sta prendendo forma nelle stanze dei bottoni di Piazza Della Vittoria, alcuni «aspetti di criticità nella gestione dell’azienda» che sono emersi in assemblea nel corso del 2021. «Il nostro ente – si legge nella delibera approvata dalla squadra di governo cittadino – ha formalmente espresso contrarietà rispetto ad alcune decisioni assembleari in materia di gestione economico-finanziaria dell’azienda, pur adottando un profilo proattivo volto ad individuare misure di risanamento dell’attuale condizione di difficoltà, e ha fatto richiesta di revoca di alcune scelte deliberate dall’assemblea ma, pur previa formalizzazione di tali richieste, l’azienda non ha ritenuto di dare alcun riscontro formale al comune né ha ritenuto di controdedurre elementi a sostegno della scelta intrapresa».
E la spaccatura secondo sindaco e assessori è ormai insanabile. «La contrarietà espressa – continua infatti il documento “varato” dalla giunta -, non condivisa dalla maggioranza dei soci in sede assembleare e senza alcun riscontro formale nonostante le conseguenti richieste inviate, è tale da non consentire un proficuo rapporto di collaborazione con l’azienda speciale consortile, la cui partecipazione è esclusivamente legata all’affidamento del servizio interbibliotecario».
La strada, insomma, sembra ormai tracciata e parla di recesso da CSBNO entro il primo semestre del 2022, anche se l’ultima parola spetterà al parlamentino. Una volta che il destino della città della calzatura e quello dell’azienda consortile si saranno separati, l’idea della giunta è comunque quella di intraprendere un nuovo e diverso percorso all’interno di un network di biblioteche analogo a quello di cui fa attualmente parte, che sia «in grado di garantire l’erogazione del servizio di prestito interbibliotecario».
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