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“Nel paese della bugia, la verità è una malattia”: a La Tela di Rescaldina un incontro dedicato a Rodari

Organizzata dall’associazione Articolonove, la serata vede gli interventi di Alessandro Colombo e Clara Mondin. Ingresso libero con green pass

Gianni Rodari

È in programma mercoledì 3 novembre all’osteria sociale La Tela di Rescaldina l’incontro “Nel paese della bugia, la verità è una malattia”, ovvero l’esperienza di Gianni Rodari nella scuola elementare di Uboldo dove nacque la “Fantastica” e dove lo scrittore trovò il seme per la sua futura e importante attività di inventore di alcune tra le più belle filastrocche per bambini. Organizzato dall’associazione culturale Articolonove, nell’ambito delle iniziative dedicate a Rodari nel centenario della nascita, l’incontro vedrà gli interventi di Alessandro Colombo, giornalista e responsabile della comunicazione del comune di Castellanza e di Clara Mondin, già dirigente scolastica proprio nella scuola di Uboldo. Sarà anche presentato il libro di Chiara Zangarini “Scritto e firmato da Gianni Rodari – il registro di classe della terza elementare di Uboldo dove nacque la Fantastica” (Macchione Editore) nell’anno scolastico 1942/43.

Gianni Rodari infatti ebbe la sia prima esperienza con i ragazzi nel 1942; maestro alla scuola elementare di Uboldo, dove in seguito fu ritrovato un suo prezioso quadernetto di appunti, abbozzo del Quaderno di Fantastica. Ai tempi quella di Uboldo era una scuola dove ancora si usavano penna e calamaio, i banchi erano di legno, di quelli in cui sedia e banco facevano un tutt’uno; c’era il vano sottobanco e soprattutto il buco dove si metteva il calamaio con l’inchiostro e la scannellatura per il pennino.

«Io allora avevo 10 anni ma ricordo benissimo che mia mamma di Rodari diceva che era una bella “testa”, un bravo maestro» racconta un’alunna della scuola elementare uboldese. E proprio in quella scuola sono nati quei principi per scrivere filastrocche e favole dai quali Rodari non si è staccato mai, così come dalle sue esperienze di maestro. Ma fu un’esperienza breve: nell’anno scolastico 1943/1944 Gianni Rodari venne confermato come insegnante a Uboldo, ma essendo partigiano, dovette nascondersi. Già una volta si era rifiutato di accettare un incarico al fascio di Uboldo e per questo gli era stata inflitta per l’anno scolastico 1943 la qualifica di “insufficiente” come insegnante. Rodari nella fuga trovò rifugio alla cascina Regusella al confine sud-ovest di Uboldo, vicino ad una fitta zona boschiva. Nel cortile della cascina, le famiglie che lì abitavano e soprattutto il pozzo diventarono oggetto di una bella favola intitolata “Il pozzo di cascina Piana” scritta da Rodari e inserita nella raccolta “Le favole al telefono”.

L’incontro “Nel paese della bugia, la verità è una malattia” ha inizio alle 21, ingresso libero con green pass.

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Pubblicato il 01 Novembre 2021
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