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Scuola aperta a mini gruppi a Parabiago: «Favoriti il successo formativo e l’inclusione»

L' I.C. "Via IV Novembre" di Parabiago durante il periodo di Didattica Digitale Integrata (DDI) si è attivato per favorire il successo formativo e l’inclusione degli studenti DVA e BES attraverso il mantenimento della didattica in presenza a seconda delle necessità degli alunni

Progetto inclusione scuola Parabiago

L’ I.C. “Via IV Novembre” di Parabiago durante il periodo di Didattica Digitale Integrata (DDI) si è attivato per favorire il successo formativo e l’inclusione degli studenti DVA e BES (Bisogni educativi speciali) attraverso il mantenimento della didattica in presenza a seconda delle necessità degli alunni. Lo ha fatto aprendo le classi a piccoli gruppi di alunni con l’obiettivo – come spiega la scuola – di favorire l’inclusione scolastica degli alunni più fragili che non sono rimasti da soli in aula e attivando così progetti di inclusione.

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«L’inclusione in ambiente scolastico – spiegano gli insegnanti –  rischia di essere uno slogan vuoto se non si traduce in pratiche specifiche, per ciascun alunno interessato e per ogni classe. L’attenzione del Ministero sul tema non è mai stata bassa, né può esserlo quella delle singole istituzioni scolastiche. La cautela, il rispetto e la cura nel contesto educativo, attivi in tempi di normale routine scolastica, non possono e non devono essere dimenticati o tralasciati in “zona rossa”, schiacciati dall’urgenza dei protocolli anti-covid. Occorreva quindi trovare un sistema che non interrompesse il processo di insegnamento-apprendimento, nel solco dell’inclusione».

Per questo motivo, il Ministero dell’Istruzione ha emanato una nota chiarificatrice il 12 marzo 2021 nella quale si legge che «laddove per il singolo caso ricorrano le condizioni tracciate nel citato articolo 43 (del DPCM 2 marzo 2021 che stabilisce di riconoscere, ove opportuno, la necessità di didattica in presenza per alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali) le stesse istituzioni scolastiche non dovranno limitarsi a consentire la frequenza solo agli alunni e agli studenti in parola, ma al fine di rendere effettivo il principio di inclusione valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe – secondo metodi e strumenti autonomamente stabiliti e che ne consentano la completa rotazione in un tempo definito – con i quali gli studenti BES possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari, in costante rapporto educativo con il personale docente e non docente presente a scuola».

«L’impegno a cui ciascuna classe  – spiegano gli insegnanti   – è chiamata non è tuttavia generalizzato in modo indistinto. Ad ogni team docente è richiesto di ponderare “che cosa sia meglio” nel periodo di chiusura della scuola per gli alunni destinatari di attenzioni educative specifiche: se l’interazione d’aula con un gruppo ristretto, se il rapporto individuale, se il proseguimento della didattica a distanza. La valutazione della situazione diviene in questo modo realmente inclusiva perché effettuata caso per caso».

L’I.C. “Via IV Novembre” di Parabiago si è attivato subito in questa direzione, attuando forme volte a  favorire il successo formativo e l’inclusione degli studenti DVA e BES attraverso il mantenimento della didattica in presenza a seconda delle necessità degli alunni. Ha poi adottato, come previsto dal Ministero, soluzioni organizzative volte alla frequenza in presenza di altri alunni a rotazione, ma solo dove e quando ciò fosse strumento di effettivo scambio tra i pochi bambini (gruppi di sei) presenti in aula.

Dove l’intervento è stato realizzato, si è potuto assistere alla realizzazione di progetti di cooperazione tra alunni, sempre nel rispetto delle norme anti-Covid, che coinvolgessero sia i bambini a casa sia quelli che, a rotazione, erano fisicamente presenti in aula. Due esempi per tutti.
“Il nostro amico canale” . Un lavoro avviato per il Concorso FAI “Ti racconto un posto”

Un lavoro avviato per il Concorso FAI “Ti racconto un posto” ha preso come oggetto di studio, scelto dalla classe stessa, il Canale Villoresi che attraversa Parabiago. Il canale è stato analizzato e trattato da diversi punti di vista disciplinari (geografico, poetico, storico, tecnologico, pittorico, …). Quando la “zona rossa” ha momentaneamente bloccato la parte di costruzione del plastico, il lavoro è proseguito grazie alla presenza a scuola di un alunno della classe che ha portato a termine la fase di predisposizione di base del manufatto (riproduzione di un tratto del canale) con la gratitudine del resto degli alunni. Poi il bambino ha avviato la sua decorazione con l’aggiunta di personaggi. Gli altri alunni hanno prodotto a casa gli elementi da aggiungere (passanti, frequentatori, vegetazione) e, accedendo a turno alla frequenza in presenza per favorire i processi d’inclusione, hanno completato l’opera. Il lavoro è stato quindi portato a termine grazie al contributo ed alla collaborazione di tutti, pur nel rispetto del protocollo anti-Covid.


“L’albero dei desideri”. Un laboratorio di tecnologia ed arte, volto alla realizzazione di un originale manufatto-simbolo pasquale “L’albero dei desideri”, https://www.youtube.com/watch?v=cY1b-NlFJvI ha visto la sinergica collaborazione tra studenti che seguivano le attività in modalità “a distanza” e studenti fisicamente in aula: il video tutorial, realizzato da una docente di classe, è stato il vademecum per il lavoro che ciascun bambino ha realizzato ed ha condiviso nel microgruppo e nel macrogruppo. «Grande la gratificazione – concludono gli insegnanti – per i bambini nello sperimentare, anche in Didattica Digitale Integrata (DDI) e nel rispetto delle norme anti-Covid, il lavorare in team ed il condividere i risultati a cui si è pervenuti».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Aprile 2021
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