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Parabiago, niente fondi dalla Regione per mettere in sicurezza il Sempione

Al bando regionale hanno partecipato 395 comuni e il progetto di Parabiago, arrivato 357° in graduatoria, è tra quelli che non sono stati ammessi

incidente mortale sul Sempione

Non arriveranno dalla Regione, perlomeno non dal bando a cui il comune di Parabiago aveva partecipato nei mesi scorsi, i fondi per mettere in sicurezza l’incrocio tra via Sabotino e via Battisti e del tratto della statale del Sempione che va dal confine con San Vittore alla rotonda di via Filarete, dove questa estate hanno perso la vita in un incidente due ventenni, Pietro Calogero e Bianca Ballabio.

Il progetto candidato da Parabiago prevedeva una spesa complessiva di poco meno di 100mila euro e Piazza della Vittoria aveva chiesto al Pirellone un finanziamento da 60mila euro. La proposta avanzata dall’amministrazione Cucchi, però, è arrivata 357° tra le 395 candidate dai comuni lombardi e non ha ottenuto il finanziamento. Rimane la volontà della giunta di intervenire per risolvere i problemi di sicurezza sia all’incrocio tra via Sabotino e via Battisti che, soprattutto, sul Sempione ma bisognerà prima individuare le risorse economiche per farlo e di conseguenza definire i tempi.

Parabiago punta su un bando regionale per mettere in sicurezza il Sempione

La messa in sicurezza del Sempione nei giorni scorsi è approdata anche in consiglio comunale grazie ad un’interrogazione presentata da riParabiago che chiedeva conto alla giunta proprio dell’esito del bando: la civica, infatti, nei mesi scorsi aveva segnalato all’assessore alla partita Barbara Benedettelli l’opportunità offerta dal Pirellone, alla quale peraltro la giunta stava già lavorando. «Oltre a segnalare il bando, abbiamo comunicato all’assessore la nostra piena disponibilità a confrontarci in commissione rispetto ai possibili progetti per cui richiedere il finanziamento – ha spiegato il capogruppo Giuliano Rancilio -. Dobbiamo purtroppo ancora una volta rilevare che, oltre a non esserci stata alcuna discussione in commissione, non siamo stati aggiornati né sulla effettiva partecipazione del comune al bando né tantomeno sui risultati finali. Da qui la necessità di presentare un’interrogazione per acquisire tutte le informazioni utili. Siamo stati comunque felici di vedere che sono stati presentati due progetti ma vediamo dalle comunicazioni istituzionali di Regione Lombardia che il progetto di Parabiago non è stato nemmeno ammesso e chiediamo quindi l’esito nel dettaglio del bando e le motivazioni e quali saranno i prossimi passi, ovvero se l’amministrazione finanzierà con risorse propri gli interventi e quali siano eventualmente i tempi previsti».

«Al bando hanno partecipato 395 comuni – ha spiegato Barbara Benedettelli, che ha sottolineato anche di essersi messa a disposizione di riParabiago per raccogliere suggerimenti o segnalazioni sulla sicurezza stradale da sottoporre alla Polizia Locale attraverso il tavolo per la sicurezza stradale senza ricevere un riscontro -: solo 79 progetti sono stati ammessi e finanziati, mentre 231 sono stati ammessi ma non finanziati e 85 non sono stati ammessi, tra cui quello del comune di Parabiago che si trova al 357° posto della lista. È evidente che le risorse a disposizione della Regione non erano illimitate e che quindi sono state sufficienti a coprire solo una parte delle richieste. Nella valutazione è stata probabilmente posta particolare attenzione a finanziare le situazioni che evidenziano una criticità molto elevata: nella nostra visione, limitata al nostro territorio, gli interventi che abbiamo proposto sono ritenuti critici e urgenti, ma la Regione può avere fatto una valutazione diversa. Il criterio di valutazione può essere riconducibile ai parametri sull’incidentalità, che, come richiesto dal bando, dovevano soddisfare criteri di alta pericolosità. E probabilmente il nostro progetto, messo a confronto con altre realtà regionali, non ha pienamente soddisfatto questi parametri».

Il tratto della statale del Sempione interessato dal progetto, comunque, «è una delle nostre nostre priorità – ha aggiunto l’assessore -. Ci siamo messi al lavoro sin da subito per andare ad arginare ulteriormente l’inciviltà di chi affronta la strada senza rispettarne le regole, dal momento che in quella zona ci sono già le due righe continue che rappresentano la massima espressione di un divieto di svolta. Ci siamo quindi messi all’opera per individuare e progettare l’intervento più idoneo, tenendo conto che le risorse economiche a disposizione di un’amministrazione comunale devono far fronte a più necessità e, alcune di esse, sono altrettanto prioritarie. In questo caso, poiché il progetto c’è già, è nostra intenzione individuare nuove disponibilità economiche, anche in vista di ulteriori bandi o di finanziamenti, per poter intervenire quanto prima».

Le risposte dell’assessore non hanno comunque convinto riParabiago, che ha chiesto se sia stata valutata l’ipotesi che alla base del “magro” risultato ottenuto al bando possano esserci stati magari «contenuti tecnici non sufficientemente soddisfacenti o incompletezze formali» e ha chiesto di discutere il progetto in commissione lavori pubblici.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Aprile 2021
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