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Busto Garolfo, il Covid entra nella RSA San Remigio

La San Remigio era stata una delle poche RSA Covid-free del nostro territorio durante i mesi primaverili. Lunedì 23 novembre anche un decesso

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Era stata una delle poche strutture residenziali per anziani Covid-free del nostro territorio durante i mesi primaverili, la seconda ondata della pandemia però non ha risparmiato la RSA San Remigio di Busto Garolfo: sono 33 al momento gli ospiti bustesi positivi nella struttura all’incrocio fra via Nazario Sauro e via Alfredo di Dio che Palazzo Molteni “condivide” con Canegrate, e nella giornata di lunedì 23 novembre si è verificato anche un decesso.

I protocolli anti-contagio, lo stop alle visite dei parenti, i dispositivi di protezione individuale e gli screening periodici non sono quindi bastati per lasciare fuori dalla porta il coronavirus, che in questa seconda ondata si è abbattuto con particolare violenza sul nostro territorio. «Dopo essere riusciti a preservare dal contagio gli ospiti per tutta la prima ondata del Covid, in questa seconda fase, nonostante la rigida applicazione di ogni precauzione e protocollo da parte del personale della struttura, effettuando anche periodici screening, il virus è riuscito ad entrare nella RSA San Remigio – spiega il sindaco del paese, Susanna Biondi -. Oggi abbiamo 33 nostri concittadini risultati positivi all’interno della struttura e questa mattina é avvenuto un decesso. Naturalmente i parenti sono stati avvisati e informati sulla situazione dei loro cari. Per due di loro le condizioni appaiono più severe e sono tenuti sotto stretto controllo medico, gli altri al momento non presentano sintomi preoccupanti ma, vista l’età, la situazione non si può ancora ritenere stabilizzata».

«Eppure, come illustratomi dalla direzione, da tempo le visite dei parenti erano state bloccate e si sono effettuati continui esami – continua la prima cittadina -. Il precedente ciclo di tamponi su tutti gli ospiti e gli operatori era stato fatto solo due settimane prima e tutti erano risultati negativi. Sono sempre utilizzati tutti i dispositivi di protezione individuale e rispettate tutte le procedure. La struttura ha isolato gli ospiti, sta integrando l’organico per sopperire alle assenze del personale ed è già stato programmato un nuovo ciclo di tamponi per la prossima settimana. La direzione mantiene il contatto con i parenti e ha programmato per quanto possibile anche periodiche videochiamate con gli ospiti. Purtroppo, pur con tutto l’impegno, il virus, questa volta ancora più aggressivo, sembra inarrestabile ed è presente in particolare nella nostra zona».

In paese sono attualmente 238 i casi di Covid-19, oltre a quelli relativi alla RSA. In pochi giorni Busto Garolfo ha dovuto dire addio a sette nuove vittime della pandemia, ma fortunatamente ha registrato anche numerose guarigioni, che in meno di una settimana sono state più di 60.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Novembre 2020
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