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“Lavori utili per i percettori di reddito di cittadinanza a Villa Cortese”

Lo chiede con una mozione Nuovamente Villa attraverso la quale promuove l'attivazione dei PUC (progetti di pubblica utilità)

Reddito cittadinanza

In consiglio comunale, a Villa Cortese, presentata una mozione sul tema dei percettori del Reddito di cittadinanza (rdc) e i PUC (progetti di pubblica utilità).  A promuoverla la lista civica Nuovamente Villa: «Abbiamo preparato una mozione sul tema dei percettori del Reddito di cittadinanza (rdc) e i PUC (progetti di pubblica utilità) già nell’ultimo consiglio – commenta la consigliera Elena Fornara – . Nel momento della discussione del DUP nella sezione del sociale, abbiamo chiesto se il comune avesse pensato a progetti finalizzati all’utilizzo delle persone con reddito di cittadinanza».

Prosegue Fornara: «A nostro avviso, ci sono situazioni idonee per poter inserire questi soggetti, per esempio gestire l’entrata e l’uscita dalle scuole, curare il verde pubblico, la pulizia e la messa in sicurezza delle strade e soprattutto in questo delicato momento storico dovuto dall’aggravarsi della situazione sanitaria, le occasioni si sono certamente moltiplicate. Pensiamo ad esempio alla distribuzione della spesa a domicilio,all’affiancamento alla protezione civile per il contrasto al virus, all’aiuto nella gestione dei positivi domiciliati. Crediamo che coinvolgere i percettori di reddito abbia una doppia funzione: da un lato reinserirli nel tessuto sociale, in modo da farli sentire utili e operativi, dall’altro non far passare il messaggio che la misura del rdc sia puramente assistenzialista, fine a se stessa. Diciamo che si può considerare una sorta di Do ut Des. Ricordiamo anche che, per legge, se il percettore del reddito e/o un suo famigliare, se inseriti nell’ambito del Patto per il Lavoro e del Patto per l’Inclusione Sociale, rifiutano un PUC, il rdc decade in automatico. Sull’esempio di altri comuni che hanno già messo in atto progetti simili, chiediamo anche all’amministrazione di Villa Cortese di impegnarsi in tale direzione».

«Personalmente – è invece  il commento di Alessandro De Vito – non ho mai creduto nel reddito di cittadinanza. Lo reputo al contrario una misura sbagliata e diseducativa che incentiva le persone a vivere di sussidi piuttosto che del proprio lavoro, ci sono tanti nostri concittadini e tanti miei coetanei che si alzano la mattina e vanno a lavorare per mille euro al mese o poco più. Ma, fintanto che questa sciagurata misura esiste, è giusto che, in forza di legge, chi la percepisce lavori per la propria comunità e per il proprio comune. Con questa mozione chiediamo che l’amministrazione rispetti la norma ed avvii progetti utili alla comunità per impiegare i percettori del Rdc, le necessità sono innumerevoli, dall’assistenza e supporto agli anziani, alle consegne della spesa fino alla cura del verde pubblico. Il concetto è uno: se prendi il reddito di cittadinanza lavori per il tuo comune».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Novembre 2020
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