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Dairago, il calcio a cinque femminile resta senza palestra e “trasloca”

Niente palestra alle Dairagirls in base al regolamento comunale che dà priorità a chi ha più iscritti residenti in paese. Scontro tra Comune e società

calcio a cinque femminile dairago

Le Dairagirls traslocano a Busto Arsizio. La squadra di calcio a cinque femminile, realtà attiva da molti anni sul territorio con all’attivo diversi titoli e trofei, è rimasta senza palestra a Dairago e quindi ha avviato un percorso di collaborazione con la Ardor di Busto Arsizio per continuare la propria attività.

«Come se non bastassero tutte le difficoltà inflitte dal periodo Covid e da tutte le sue ripercussioni in termini di sponsorizzazioni e collaborazioni, si aggiunge anche la negazione di spazi comunali, per altro sempre concessi dal 2011 ad oggi – è il commento amaro della società -. In virtù di un nuovo regolamento sportivo comunale che assegna prioritariamente gli spazi a discipline sportive con presenza maggiore di tesserati residenti nel Comune di Dairago, le pluripremiate ragazze del team dairaghese dovranno migrare altrove».

«È una situazione che ha dell’incredibile avere da circa dieci anni un team di ragazze competitivo e uno staff tecnico molto preparato ed essere costretti a traslocare altrove perché la residenza delle ragazze è in un comune limitrofo ma diverso da Dairago – aggiunge il presidente, Gilberto Colombo -! Si rimane ancora più stupiti di come l’amministrazione non abbia tentato di collaborare ad un “problem solving” della situazione per dare la possibilità a tutte le società di Dairago di usufruire di spazi comunali, ora monopolio assoluto di poche realtà».

A Busto Arsizio le ragazze, che quest’anno oltre a nuovi innesti in rosa avranno anche una novità nello staff tecnico con l’arrivo dell’allenatore Stefano Guida, ritroveranno l’ex segretario dell’ASD Dairaghese Alfredo Ferrara, che a sua volta è approdato nel contesto Ardord «avendo dovuto fermare dopo quasi 90 anni l’attività della società di calcio a 11 di Dairago per una presunta convenzione comunale non rinnovata». «A quanto pare “fare sport” a Dairago sembra essere diventato molto difficile – conclude amareggiata la società -, soprattutto se si tratta di calcio in tutte le sue sfaccettature, ma per fortuna il territorio del circondario è ricco di realtà che non hanno perso i valori di serietà e collaborazione».

La risposta dell’amministrazione di Dairago alle accuse che arrivano dalla società di calcio a cinque femminile, però, non si è fatta attendere. «Il regolamento prevede che, in caso di richieste di utilizzo della palestra in identici giorni ed orari, venga data la priorità alle società che abbiano un percentuale di iscritti dairaghesi superiore al 65% – spiega il sindaco, Paola Rolfi -. In fase di programmazione degli orari di utilizzo della palestra per la stagione 2020/2021 ci sono state due situazioni di società sportive che richiedevano gli stessi orari negli stessi giorni. Una è stata risolta grazie alla collaborazione tra le associazioni sportive direttamente coinvolte, senza alcuna necessità di rifarsi al regolamento. Il caso che coinvolge le Dairagirls, è stato affrontato dalla Consulta Sportiva in due riunioni: in questa fase di discussione sono emerse delle proposte alternative, che non sono andate a buon fine poiché la dirigenza della Dairagirls si è mostrata irremovibile nelle sue richieste. Poiché questa società ha una percentuale di iscritti dairaghesi pari al 6%, le sue richieste, in fase di applicazione del regolamento, sono state sopravanzate da quelle di una società con una percentuale di iscritti dairaghesi superiore al 65%».

«L’applicazione del regolamento è stata l’ultima ratio per sbloccare una situazione giunta ad un punto morto, vista l’impossibilità di trovare un accordo tra le associazioni sportive direttamente coinvolte – sottolinea inoltre la prima cittadina -.  Vista l’irremovibilità della dirigenza della Dairagirls, mi chiedo se la mancanza di volontà di trovare una soluzione insieme alle altre associazioni sportive non sia piuttosto il frutto di una loro precedente scelta di emigrare altrove. In tutto questo non scorgo grande collaborazione o serietà, di certo c’è molta confusione e scarse conoscenze, specie quando la dirigenza della Dairagirls affronta questioni non afferenti alla sua attività, a partire dalle norme che regolano la concessione di impianti sportivi aventi rilevanza economica o al semplice fatto che il signor Ferrara si è dimesso dalle cariche societarie della U.S Dairaghese più di un anno fa e che tale società ha continuato ad operare anche dopo le sue dimissioni».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Settembre 2020
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