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+ARIA, da Rescaldina un nuovo progetto per bambini con sindrome CHARGE

Tra i promotori del progetto +ARIA, che offre percorsi riabilitativi e ricreativi ai bambini con sindrome CHARGE, anche un'associazione di Rescaldina

progetto +aria sindrome charge

Parte anche da Rescaldina +ARIA, progetto finalizzato all’inclusione sociale tramite attività ricreative inclusive e assistenza a bambini con sindrome di CHARGE. Tra i promotori dell’iniziativa, infatti, oltre a CBM Italia onlus e al servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della CEI c’è anche Mondo CHARGE, associazione rescaldinese che si occupa di supportare e migliorare la qualità dellapersone colpite dalla sindrome omonima e alle loro famiglie e della divulgazione di informazioni relative alla malattia.

+ARIA coinvolgerà 22 bambini affetti da sindrome CHARGE provenienti da diverse regioni italiane (Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia) ai quali l’emergenza coronavirus ha sottratto servizi essenziali e punta a garantire loro percorsi riabilitativi e ricreativi durante i mesi estivi. Per ogni bambino sarà elaborato uno specifico percorso di crescita volto a stimolare la motricità, migliorare la capacità di apprendimento, memoria e comunicazione, rafforzare l’autostima e spronare alla socializzazione. Ogni famiglia avrà a disposizione 12 sedute da parte di operatori – educatori, psicologi e terapisti esperti – che andranno nelle loro case o accompagneranno i bambini in strutture che offrono attività a scopo terapeutico. Le attività potranno svolgersi all’aperto (pet therapy, ippoterapia, ortoterapia) o al chiuso, a seconda delle disposizioni di sicurezza vigenti e della situazione specifica di ogni bambino. Il progetto avrà la supervisione scientifica e il monitoraggio di specialisti e prevede anche la distribuzione di dispositivi di protezione individuale così da assicurare lo svolgimento delle attività in sicurezza.

«L’emergenza coronavirus ci ha tenuto per mesi in casa, con le scuole chiuse e spesso senza lavoro. Per chi come noi ha un figlio con disabilità la situazione è stata ancora più difficile: centri diurni chiusi, terapie riabilitative sospese, didattica a distanza troppo spesso impossibile da seguire – spiega Luigi Di Lello, presidente di Mondo CHARGE -. La nostra vita, non semplice, è diventata ancora più dura. Provante anche questa nuova fase: i genitori a lavoro adottano cautele a tutela dei figli, ma le scuole, i centri diurni e quelli estivi restano chiusi. Per i nostri bambini, affetti da una disabilità sensoriale invalidante come la sindrome CHARGE, diventa difficile comprendere la situazione, gestire gli starnuti, il muco, le mani in bocca, comunicare attraverso i dispositivi di sicurezza. Per chi come noi ha un figlio fragile, con una malattia rara, una babysitter non può essere una soluzione. Ecco perché con +ARIA vogliamo dare respiro alle famiglie e linfa alla vita dei nostri bambini. Un sostegno per crescere e costruire, in un periodo che ha distrutto le nostre già fragili certezze e ci ha lasciato smarriti».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Giugno 2020
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