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Gruppo Giovani Ucid a sostegno di parrucchieri ed esercenti del territorio

Diverse le richieste che il Gruppo Ucid ha veicolato alla X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati da parte della categoria per evitare la chiusura e/o il fallimento delle proprie attività

Parrucchieri in Varese

l Gruppo Giovani UCID – Sezione Bustese, Alto Milanese e Valle Olona supporta le iniziative di parrucchieri ed esercenti del territorio, che anche recentemente hanno manifestato contro le misure adottate dal DPCM del 26 aprile (Gazzetta Ufficiale) in merito alla riapertura delle loro attività, fissata per il 1 giugno.

Sono diverse le richieste che il Gruppo Ucid ha veicolato alla X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei Deputati da parte della categoria per evitare la chiusura e/o il fallimento delle proprie attività, quali l’annullamento del pregresso aziendale per i costi di inattività, blocco delle utenze, sgravio affitto per sei mesi, congelamento degli oneri dovuti all’erario per i restanti mesi del 2020, liquidità immediata senza tassi applicativi e cassa integrazione per tutto l’anno, nell’ottica di evitare licenziamenti, disoccupazione e, nel rispetto delle disposizioni governative, ulteriore abusivismo della professione.

Maurizio Redaelli, tra i portavoce del movimento dei parrucchieri, ha dichiarato: «A oltre due mesi dalla chiusura delle attività, ci troviamo in una situazione di dissesto finanziario; il supporto economico previsto dal Governo, come più volte evidenziato anche dal Ministro Gualtieri, non garantisce la copertura dei costi di gestione, che continuano a gravare sulle nostre casse e tasche. Chiediamo una revisione delle misure che riguardano il nostro settore, per evitare che dalla pandemia si passi velocemente alla carestia».

«Come Ucid – dichiara il Presidente Nicoló Cremona – intendiamo sostenere tutte le imprese e le attività produttive del territorio. Data la crisi sanitaria e socio-economica che sono chiamate ad affrontare, è necessario tutelare chi è maggiormente in difficoltà, consentendo, tuttavia, di poter tornare alla normalità e a lavorare in sicurezza anche a parrucchieri, commercianti ed esercenti».

Infatti, se le regioni più dinamiche non ripartiranno in tempi rapidi, il ‘brand Italia’ ne uscirà irrimediabilmente compromesso e danneggiato, perdendo, probabilmente per decenni, il ruolo di secondo Paese manifatturiero d’Europa, già messo fortemente in discussione dagli ultimi dati di Eurostat sul valore aggiunto industriale complessivo e sul tasso di crescita medio annuo fra i Paesi della Ue. La rinascita passa anche da piccoli gesti e dall’ascolto delle migliori energie, come quelle di chi oggi chiede di poter tornare alla propria quotidianità.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Maggio 2020
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