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Coronavirus, nel Legnanese oltre mezzo miliardo di euro di fatturato in fumo

Il portale covidanalysis.it ha stimato i danni economici che lo tsunami coronavirus si è lasciato alle spalle durante il lockdown in Italia e nei singoli territori

industria

Più di mezzo miliardo di euro di fatturato in fumo, tra industrie e servizi: è questa la conta dei danni economici che lo tsunami coronavirus si è lasciato alle spalle durante il lockdown nel Legnanese secondo covidanalysis.it.

Il portale, sviluppato grazie al contributo di due startup, Apfelstrudel e Digital Garage Labs, in collaborazione con la società O&DS., nel suo osservatorio sull’impatto socio-economico delle “fase 1”, ha messo gratuitamente a disposizione «una quantificazione delle variabili economiche utili per definire il peso sul settore produttivo di ciascun territorio regionale, provinciale o comunale di due gruppi di attività economiche», ovvero quelle “sospese” in base alle misure per fermare la corsa del virus e quelle che invece potrebbero essere rimaste “attive” perché appartenenti a comparti produttivi autorizzati. I dati utilizzati come base di calcolo hanno come fonte l’Istat, e anche se l’aggiornamento è fermo al 2017 sono comunque utili per farsi un’idea della situazione.

Solo Legnano, secondo le stime di covidanalysis.it, ha “bruciato” 87.566.684 euro nel settore industriale (con 324 imprese attive e 720 sospese) e 87.698.123 euro in quello dei servizi (con 2.305 attività operative e e 2.157 sospese).

E i dati che, con le dovute proporzioni, si ripropongono nell’analisi anche per tutto il resto del Legnanese. Così secondo il portale Busto Garolfo ha visto sfumare 8.817.902 euro per l’industria e 20.353.112 per i servizi, mentre Canegrate ha registrato un ammanco di 14.677.504 euro nel settore industriale e di 2.941.799 euro in quello dei servizi. A Cerro Maggiore, invece, la stima prevede un meno 22.100.492 euro per l’industria e un meno 29.559.499 per i servizi.

Per Dairago, invece, si parla di un ammanco di 3.656.078 per il settore industriale e di 2.315.354 euro per quello dei servizi. Cifre che per Nerviano diventano, rispettivamente 68.087.182 euro e 18.099.154 euro. A Parabiago, invece, il fatturato sarebbe sceso di 39.929.139 euro per l’industria e di 28.790.136 euro per i servizi.

Meno 37.510.909 euro per il settore industriale e meno 19.450.664 euro per quello dei servizi nelle stime relative a Rescaldina, mentre la “discesa” a San Giorgio su Legnano sarebbe, rispettivamente, di 17.228.861 e 1.931.998 euro. Infine, San Vittore Olona secondo il portale fa registrare un meno 5.571.995 euro per l’industria e un meno 19.818.864 per i servizi e Villa Cortese sarebbe in discesa per 18.427.462 euro nel settore industriale e per 2.113.106 in quello dei servizi.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Maggio 2020
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