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La scuola e gli scioperi, una “supplentite” oramai cronica

Le considerazioni del sindacalista Pippo Frisone Flcgil Legnano

Riceviamo e pubblichiamo:

L’ultimo sciopero proclamato nella scuola è quello di FLCGIL – CISL – UIL – SNALS- GILDA del personale precario per l’intera giornata del 17 marzo.

Prima c’era stata la proclamazione dello sciopero generale del 9 marzo indetto dai CUB per l’intera giornata di tutti i settori pubblici e privati (compresa la scuola), a cui hanno aderito USB , USI e SLAI Cobas .

Lo sciopero del 14 febbraio è quello più ravvicinato e più affollato di sigle sindacali minori: vi hanno aderito , CUB SUR, SGB, USI, SIAL COBAS e SIDL. Vista la data, Venerdi è San Valentino, lo sciopero si presenta molto attrattivo  e…. non solo per la categoria degli innamorati.

Tra i sindacati minori, il maggiore, l’Anief che un certo successo aveva riscosso nelle ultime elezioni delle RSU, superando la soglia del 5%, stranamente ora tace, tradendo una qualche vicinanza con le posizioni dell’attuale Ministra. Senza proclamare lo sciopero, l’Anief dà libertà ai propri associati di aderire a quello del 14 febbraio, lavandosene così le mani.

Il 7 Aprile è ancora sciopero della scuola, indetto dal SAESE. Il 15 Maggio è quello più lontano,  proclamato dal SISA per le scuole in Italia e all’estero.

Alla base di tutti gli scioperi nella scuola ci sono comunque gli ormai cronici problemi del reclutamento e del precariato, con una supplentite oramai cronica che il prossimo anno potrebbe superare le 200mila unità. A far da cornice al malessere sindacale, le scarse risorse destinate al rinnovo del contratto nazionale, scaduto nel 2018 e le ambiguità sull’autonomia differenziata.          E poi, la lentezza con cui si indicono i Concorsi, prima preannunciati entro il 2019 poi entro febbraio 2020 ma con parecchie criticità che li stanno ritardando: Concorsi ordinari per infanzia, primaria e per la secondaria , Concorsi straordinari per i precari della secondaria con 3 annualità,  per un totale di oltre 50mila posti. E ancora TFA per la specializzazione sul sostegno e Concorsi ordinari per docenti di religione. E sullo sfondo, un meccanismo strutturato e credibile per dare l’abilitazione all’insegnamento ai giovani neo-laureati. Intanto, in nome dell’emergenza che è sotto gli occhi di tutti, si procede mettendoci delle toppe. Ogni Ministro, una toppa. Quattro i Ministri che si sono succeduti nell’ultimo anno e mezzo, Fedeli, Bussetti, Fioramonti e Azzolina. Ogni Ministro ha un’Intesa con le OO.SS. fino alla rottura con l’ultimo della giostra. La Ministra Azzolina si becca così una gragnuola di scioperi, in arrivo tra febbraio e maggio, come nessun altro ministro sulla poltrona di viale Trastevere. La colpa più grave ? Essersi rimangiata molti punti importanti dell’ultima Intesa su precariato e concorsi, dopo la conciliazione, sottoscritta dalle OO.SS. col suo predecessore Fioramonti. E intanto, sulla prescrizione il governo Conte-bis balla, rischiando di mandare a monte anche quel poco di stabilizzazione che si stava cercando di realizzare con i tanto contestati concorsi ordinari e straordinari.

Pippo Frisone Flcgil Legnano

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Febbraio 2020
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