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Il coronavirus è “sbarcato” in Italia

I due casi a Roma riscontrati in cittadini cinesi - Per il legnanese Francesco Wu, portavoce della comunità cinese milanese, serata televisiva impegnativa nel tentativo di invitare alla cautela

Il coronavirus è arrivato in Italia. "I casi accertati sono due turisti cinesi che sono venuti nel nostro paese, i primi due casi accertati di Coronavirus". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi, ieri sera, giovedì 30 gennaio. "Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati,  Non c'è nessun motivo di creare panico e allarme sociale". E' stato chiuso il traffico aereo da e per la Cina ha precisato il presidente del Consiglio (qui la notizia Ansa)

Subito i media hanno dato spazio alla notizia e al dibattito. "Dritto e rovescio", trasmissione di ReteQuattro ha ospitato un ampio confronto, ospiti giornalisti, commentatori, medici. Tra loro, Francesco Wu, imprenditore legnanese e referente di Confcommercio Milano per l'estero, in questi giorni chiamato spesso da varie TV per una testimonianza in chiave cinese

[pubblicita]      La serata televisiva, per Francesco, non è stata facile, Le sue considerazioni indirizzate alla cautela ("esperti virologi confermano che la mortalità del virus è del 3% e il contagio non avviene immediatamente se s’incontra una persona cinese") sono state spesso contraddette da altri giudizi più allarmistici, soprattutto per la continua evoluzione del virus che rende difficile individuare subito e con certezza le persone contagiate.

La vicenda è stata altresì esaminata sotto il profilo sociale ed economico. Infatti, sta emergendo più di un caso di emarginazione verso la popolazione cinese e "tanti commercianti hanno visto franare la propria attività lavorativa senza che esistano ragioni valide e plausibili", ha affermato Wu  amareggiato anche perché "sul coronavirus si sono dette fake news che hanno alzato il livello di preoccupazione generale".

I due turisti cinesi sono ricoverati allo Spallanzani  di Roma. Sono arrivati il 23 gennaio a Milano. Dopo alcune tappe per l'Italia sono arrivati a Roma, dove si sono sentiti male. Provengono proprio dalla provincia di Wuhan, dove il virus è esploso.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Gennaio 2020
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