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“Mentre la baciavo con l’anima sulle labbra, l’anima d’improvviso mi fuggì”

La poesia della settimana è tratta dall'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters

Francis Turner

I could not run or play in boyhood.
In manhood I could only sip the cup,
Not drink-
For scarlet-fever left my heart diseased.
Yet I lie here
Soothed by a secret none but Mary knows:
There is a garden of acacia,
Catalpa trees, and arbors sweet with vines–
There on that afternoon in June
By Mary's side–
Kissing her with my soul upon my lips
It suddenly took flight.

Francis Turner

Io non potevo correre nè giocare
quand'ero ragazzo.
Quando fui uomo, potei solo sorseggiare alla coppa,
non bere –
perchè la scarlattina mi aveva lasciato il cuore malato.
Eppure giaccio qui
blandito da un segreto che solo Mary conosce:
c'è un giardino di acacie,
di catalpe e di pergole addolcite da viti –
lì, in quel pomeriggio di giugno
al fianco di Mary –
mentre la baciavo con l'anima sulle labbra,
l'anima d'improvviso mi fuggì.

Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River, 1914-1915

La storia di una città passa attraverso le tante piccole storie dei suoi abitanti. E l'Antologia di Spoon River racconta la vita di questa cittadina immaginaria del Midwest statunitense in modo particolare: attraverso gli epitaffi dei morti sepolti nel cimitero locale. La storia di Francis Turner, "morto d'amore", è stata quella che ha «mozzato il fiato» a Fernanda Pivano, traduttrice italiana del libro per la prima edizione italiana dell'opera, pubblicata da Einaudi nel 1943. A farle scoprire il libro fu niente di meno che Cesare Pavese. «Ero una ragazzina quando vidi per la prima volta l'Antologia di Spoon River: me l'aveva portata Pavese, una mattina che gli avevo chiesto che differenza c'è tra la letteratura americana e quella inglese – racconta la traduttrice nella nota introduttiva al libro, nell'edizione del 1971 –. Si era tanto divertito alla mia domanda; si era passato la pipa dall'altra parte della bocca per nascondere un sorriso e non mi aveva risposto. Naturalmente ci ero rimasta malissimo; e quando mi diede i primi libri "americani" li guardai con sospetto».

Redazione
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Pubblicato il 15 Maggio 2019
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