Il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, dove la natura si vive
Una zona protetta che si estende per oltre 4.800 ettari capace di regalare esperienze uniche agli amanti della natura, della scienza e a chiunque voglia trascorrere un po' di tempo immerso nel verde
Al confine tra le province di Varese e Como, incastonato tra la pianura e le Prealpi, si estende uno dei parchi più vasti e affascinanti della Lombardia. È il Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate: oltre 4.800 ettari di natura protetta, un mosaico di boschi, colline, corsi d’acqua e campi coltivati. Ambienti diversi, che insieme formano un paesaggio suggestivo in ogni momento dell’anno.
Il Parco Pineta è un vero esempio di convivenza tra natura e attività umana. L’area protetta abbraccia quindici Comuni e – accanto a boschi e brughiere – ospita siti storici, cascine, coltivazioni e zone residenziali. Tra questi luoghi, si trova anche la cosiddetta “Pinetina”: sede del centro sportivo dell’Inter, luogo scelto dal mitico Helenio Errera per le sue caratteristiche particolari.
Altre località interessanti sono la Chiesa di San Bartolomeo, il Santuario del Monte Carmelo, il Seminario di Venegono, il Golf Club La Pinetina e gli stagni artificiali del Proverbio, di San Siro e della Cabianca (tre luoghi magici dove ritrovare se stessi).

Il sito è anche un punto di riferimento per gli appassionati di astronomia. A Tradate si trova l’osservatorio astronomico “Messier 13” del Parco Pineta: uno strumento importante per lo studio delle comete e delle stelle variabili, ma anche un luogo dove si fa divulgazione e i più piccoli possono scoprire da vicino i segreti dell’universo.
Un paesaggio scolpito dal ghiaccio e dall’acqua
Il Parco Pineta si sviluppa su un terreno di origine morenica, modellato dai ghiacciai che un tempo ricoprivano l’intera area. Sono proprio questi antichi ghiacciai che nel corso degli anni hanno depositato i sedimenti che compongono le terrazze e colline del parco. Oggi, torrenti come il Bozzente, il Gradeluso e l’Antiga attraversano il parco, continuando a scavare valli e conche suggestive.
Da tenuta nobiliare a scrigno di biodiversità
Il Parco Pineta sorge in quella che un tempo era la tenuta delle potenti famiglie lombarde degli Sforza e dei Visconti. Col passare degli anni, sempre più persone cominciarono a stanziarsi nel territorio, ma l’aumento della popolazione e la deforestazione aggravarono i rischi idrogeologici dovuti all’ingrossamento dei torrenti, finché la grande piena del 1756 devastò i paesi della zona. Fu allora che l’abate Antonio Lecchi coordinò una massiccia opera di rimboschimento. Vennero piantate molte specie nuove quali robinia, quercia rossa, quercia palustre e albero dei tulipani, ma anche numerose essenze autoctone come il pino silvestre.
Un paradiso di biodiversità
Oggi, il Parco Pineta ospita una fauna dalla varietà eccezionale. Tra le radure e nel fitto degli alberi si possono incontrare scoiattoli, ghiri, ricci e lepri, ma anche animali carnivori come tassi, volpi, faine. Nel parco è inoltre possibile imbattersi in diverse specie di ungulati come cervo, capriolo, daino e cinghiale.
L’avifauna non è da meno. Tra gli alberi si ode il tamburellare dei picchi, il verso della poiana, il richiamo del gufo e ammirare nel cielo il volo del falco pellegrino. Nei pressi della Cascina Castigliona, a Limido Comasco, un impianto di fitodepurazione è stato attrezzato per il birdwatching.

Il parco conserva ancora le vestigia delle antiche strutture che venivano utilizzate per l’uccellagione: i roccoli. È possibile ammirare alcune di queste testimonianze percorrendo il Sentiero delle Uccellande: un percorso di nove chilometri attraverso i boschi e i campi di Veniano, Lurago Marinone e Limido Comasco.
I sentieri per scoprire il Parco Pineta a passo lento
Il Parco Pineta è attraversato da una fitta rete di sentieri adatti a tutti: dagli escursionisti esperti alle famiglie e ai gruppi scolastici.
Per i più ambiziosi c’è il grande anello LungoParco (LP), un itinerario di 40 chilometri che corre lungo i confini dell’intera area protetta, collegando tutti i sentieri ed è percorribile in circa dieci ore. Il sentiero 841 (tra Vedano Olona e Limido Comasco) e il 542 (tra Binago e Tradate) attraversano invece il cuore del parco.

Chi ama la geologia e i corsi d’acqua può invece scegliere il Sentiero delle Acque (SA) che parte dal centro di Castelnuovo Bozzente, dove ruscelli e fontanili accompagnano il cammino.
Per chi viaggia con i bambini o cerca un’esperienza più didattica, il Sentiero delle Tracce (ST) e il Sentiero delle Rane (SR) raccontano la vita nascosta nel sottobosco e la varietà della fauna locale.
Il Sentiero F.A.T.A., invece, conduce al Centro Didattico Scientifico e all’Osservatorio Astronomico di Tradate, dove un percorso dedicato al Sistema Solare trasforma la passeggiata in un viaggio tra le stelle.
Non mancano itinerari pensati per il benessere: il Nordic Walking Park, con i suoi anelli e varianti, per un’attività dolce immersa nella foresta.
Tutti i sentieri si possono trovare sul sito del Parco Pineta a questo link.
Educazione e scoperta al Centro Didattico Scientifico
Uno degli elementi più preziosi del Parco Pineta è il suo Centro Didattico Scientifico, nato per avvicinare bambini e adulti alla conoscenza della natura. Qui si organizzano attività, laboratori ed esperienze che uniscono scienza e meraviglia tutte le domeniche. Il Centro è un punto di riferimento per scuole, famiglie e gruppi, con programmi che spaziano dall’osservazione astronomica alle escursioni guidate.
«Raccontare la bellezza per difendere la natura»
Il Parco Pineta, insieme a tutti i parchi che fanno parte dell’Ambito Territoriale Ecosistemico (ATE) Insubria Olona, è al centro di importanti progetti per la tutela della fauna e della flora, come l’iniziativa Greenscape. Attraverso monitoraggi e analisi, esperti e volontari studiano il territorio, analizzano le criticità, e non hanno paura a rimboccarsi le maniche quando c’è da mettersi al lavoro per tutelare l’ambiente e le specie che lo abitano.
Accanto a tutto ciò, esiste anche un lavoro di comunicazione e divulgazione pensato per far conoscere ai cittadini la ricchezza del territorio in cui vivono e l’importanza di prendersene cura. «Ci troviamo – spiega Mario Clerici, presidente del Parco Pineta – in una zona storicamente industriale, ma nonostante tutto la natura continua a rinnovarsi. Il nostro obiettivo è rendere i cittadini consapevoli dell’enorme bellezza che esiste vicino casa loro e offrire loro l’opportunità di provare esperienze che li aiutino a vivere meglio con loro stessi e con gli altri».










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