Maxi esercitazione di Protezione Civile in tutta la Città metropolitana di Milano: in campo 1.400 volontari
Tra Busto Garolfo e Parabiago è stato allestito uno scenario per l'antincendio boschivo. A Canegrate uno dei quattro test comunali, novità dell'esercitazione

Sono circa 1.400 i volontari in campo per il Metropolitan Area Safety Test 2025, la maxi esercitazione annuale del sistema di Protezione Civile della Città metropolitana di Milano organizzata da Palazzo Isimbardi in collaborazione con il Comitato di Coordinamento del Volontariato Organizzato di Protezione Civile e con i 115 entri del Terzo Settore attivi nel territorio metropolitano.
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Le fasi preparatorie alla maxi esercitazione hanno preso il via già nei giorni scorsi. Martedì 7 ottobre c’è stata la formazione teorica dedicata all’idrogeologico, seguita mercoledì 8 dall’incontro formativo sul taglio esbosco; giovedì 9, poi, è scattata la fase di pre-allerta del sistema di volontariato, che venerdì 10 è stato poi ufficialmente attivato dando contezza delle tipologie di criticità da affrontare, raccogliendo le disponibilità e allestendo i cambi base. Da oggi, sabato 11, sono invece entrati nel vivo gli scenari, con la cabina di regia dalla sala operativa del Comitato di Coordinamento del Volontariato Organizzato di Protezione Civile della Città metropolitana di Milano.

In tutto sono 24 i comuni coinvolti: sono stati allestiti quattro campi base a Castano Primo, Cassina de’ Pecchi, Paderno Dugnano e Vernate; per le diverse specializzazioni, invece, sono stati predisposti scenari per il taglio ed esbosco a Carugate, Cornaredo, Locate di Triulzi, Pieve Emanuele, Solaro e Vanzaghello, scenari idrogeologici a Cernusco sul Naviglio, Cusago, Lacchiarelle, Lainate, San Donato Milanese, Sesto San Giovanni e Turbigo, scenari per l’antincendio boschivo con il coinvolgimento di mezzi aerei tra Busto Garolfo e Parabiago e scenari per la ricerca di persone disperse a Cassina de’ Pecchi e Gorgonzola.
È stato anche allestito uno scenario per la simulazione del cedimento della diga a Trezzo sull’Adda con attivazione dell’intero sistema di emergenza idrogeologica, sommozzatori, ricerca di persone scomparse a cavallo e con le unità cinofile e supporto psicologico alla cittadinanza per l’evacuazione e con riflessi interprovinciale legati alla continguità con il territorio di Bergamo. Per la prima volta nelle edizioni del Metropolitan Area Safety Test, inoltre, sono stati organizzati anche quattro test comunali a Rho, Vernate, Trezzo sull’Adda e Canegrate, dove il sindaco, l’amministrazione e l’intera strutturale comunale, supportati da un funzionario della Città metropolitana e da un volontario della Protezione Civile, sono chiamati a testare la gestione dell’emergenza da parte della macchina comunale.

«L’esercitazione ha l’obiettivo di testare contemporaneamente e su scenari interconnessi tutte le specializzazioni di volontariato di Protezione Civile, con l’aggiunta dei test comunali perché nel momento in cui c’è un’emergenza il primo soggetto che si deve attivare è proprio la struttura comunale o quella metropolitana in caso di coinvolgimento sovracomunale – spiega Sara Bettinelli, consigliera metropolitana delegata alla Protezione Civile -. Esercitazioni come questa sono fondamentali: il mondo del volontariato di Protezione Civile svolge attività di formazione e di esercitazione nel corso di tutto l’anno solare, ma in modo specifico su scala territoriale, mentre in questo momento stiamo stressando contemporaneamente tutto il sistema di Protezione Civile dell’area metropolitana, nel caso di Trezzo sull’Adda anche con il coinvolgimento di AREU e del sistema sanitario».
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