Da Castellanza a Pavia: l’emozionante arrivo del gruppo in cammino lungo la Via Francisca
Un cammino che ha unito storia, paesaggi e nuovi legami, culminato oggi con l’arrivo a Pavia, dove il gruppo ha concluso la sua avventura lungo la Via Francisca

C’è un cartello tra i più fotografati sulla Via. Un po’ come quando si scende da una collina e si entra nella periferia di Santiago. La scritta Pavia inganna un po’ perché mancano ancora quattro chilometri, ma il più è fatto e così si cede all’entusiasmo, si alzano i bastoni, ci si abbraccia e scattano i selfie. Sono stati fatti oltre 130 chilometri e non è poco. Il nostro gruppo poi ha tagliato una tappa percorrendo tutta la Via in una settimana.
Superata Torre Isola resta un piccolo tratto di periferia e poi ci si immerge in una ciclabile a bordo del Ticino. Pavia ha questa grande bellezza per i camminatori. Che arrivino dalla Francigena o dalla Francisca il percorso ha un bel fascino e non si soffre un’urbanistica invasiva.
Dopo aver attraversato luoghi ricchi di storia e cultura, incontrato tante realtà e stretto amicizia, il gruppo partito lo scorso 17 settembre da Lavena Ponte Tresa ha concluso il suo cammino lungo la Via Francisca del Lucomagno.
Da Castellanza a Castelletto di Cuggiono e Morimondo: tra natura e spiritualità
Lasciata la provincia di Varese a Castellanza, i camminatori si sono immersi nel Parco Alto Milanese entrando di fatto nell’area metropolitana. Un percorso per una parte ancora naturalistico malgrado si sia in una zona fortemente antropizzata. Buscate, Cuggiono con il suo bel parco di Villa Annoni, sono stati gli ultimi paesi della tappa che ha condotto il gruppo alla Scala di Giacobbe, deliziosa accoglienza a Castelletto di Cuggiono sulle rive del Naviglio Grande.
L’Abbazia di Morimondo, con la sua immensa spiritualità, ha rappresentato il punto di arrivo della tappa successiva tutta sviluppata lungo le alzaie dei navigli. Bernate, Robecco, Boffalora e poi Abbiategrasso hanno visto passare il gruppo ormai unito anche se a ranghi ridotti perché Martin e il nostro direttore avevano lasciato a Castellanza. Qui, tra i silenzi della chiesa e le storie di chi l’ha percorsa prima di loro, il gruppo ha avuto l’opportunità di ricaricarsi, trovando nel cammino non solo una meta fisica, ma un viaggio interiore che ha toccato corde profonde di ciascuno. Proprio come ha raccontato Morena.
La lunga tappa da Morimondo a Pavia: la fatica che unisce
Poi è arrivato il momento di affrontare la tappa più impegnativa, quella da Morimondo a Pavia. 30 chilometri che, sebbene faticosi, sono stati percorsi con il cuore leggero, grazie al supporto reciproco che è emerso strada facendo. “Nonostante la stanchezza, ho sentito ogni chilometro come una conquista, non solo fisica, ma spirituale” ha raccontato Chiara, visibilmente emozionata all’arrivo. “Ci siamo sostenuti l’un l’altro, ci siamo ritrovati, e questo è ciò che conta.” E in quelle parole c’era tutta la forza di un cammino che non è solo di gambe, ma di cuore. “Questa volta è stato speciale – ha detto Roberto – perché, oltre alla bellezza dei luoghi, c’era la consapevolezza di far parte di un gruppo che si sosteneva a vicenda, come una famiglia che si scopre durante il cammino.”
La magia del cammino: un viaggio condiviso
Neven, guida del gruppo, ha parlato della magia che accade ogni volta che si percorre un cammino. “Ogni volta che cammino sulla Via Francisca, sono testimone della stessa magia. Le persone partono come sconosciuti, ma nel giro di poco tempo si creano legami che vanno al di là di un semplice incontro. Qui si va oltre la superficie, si condividono pensieri, si aprono cuori. Il cammino è un viaggio di fiducia e di scoperta, non solo dei luoghi, ma anche di sé stessi e degli altri.”
Un cammino che cambia la vita
Francesca, che ha partecipato per la prima volta a un’esperienza di cammino, ha raccontato le sue sensazioni una volta giunta a Pavia: “Non sapevo cosa aspettarmi, ma ora, davanti alla basilica, mi sento felice, pur con le difficoltà incontrate. Questo cammino mi ha insegnato molto, non solo su me stessa, ma sul valore di fare esperienza insieme ad altri.”
Morena, invece, ha voluto sottolineare la bellezza dei luoghi sconosciuti che ha avuto il privilegio di scoprire, i parchi, le strutture, ma soprattutto le persone che li gestivano. “Ogni passo mi ha portato a conoscere qualcosa di nuovo, e queste piccole scoperte sono ciò che ha reso speciale questa esperienza,” ha detto con un sorriso che non lasciava dubbi.
Oltre il cammino fisico
Il cammino lungo la Via Francisca del Lucomagno non è solo una serie di chilometri percorsi a piedi, ma è un’esperienza che trasforma. Ogni passo compiuto non è solo un avvicinamento alla meta, ma un passo più vicino a sé stessi e agli altri. Il gruppo che oggi ha concluso il cammino a Pavia è tornato arricchito, con una consapevolezza nuova e con legami che, come spesso accade nei pellegrinaggi, non si spezzano facilmente. Questo cammino, come tutti quelli che ci precedono, è stato un’opportunità per vivere in armonia con la natura, con gli altri e con la propria spiritualità, in un’esperienza che resterà indelebile nel cuore di ciascun partecipante.
Accoglienze gratuite per i nuovi primi 10 partecipanti
Grazie al bando “Avviso Unico Cultura”, l’associazione In Cammino – la Via Francisca del Lucomagno, per il gruppo partito il 17 settembre, ha potuto sostenere le accoglienze lungo il cammino. Una nuova opportunità che prende il via da oggi anche per altre 10 persone singole (o in gruppo), provenienti da fuori Varese, che desiderano vivere l’intero percorso della Via Francisca del Lucomagno in 7 tappe e 6 notti.
Le accoglienze sono offerte nelle seguenti strutture, che hanno aderito all’iniziativa:
Prima tappa: Albergo 3 Risotti (mezza pensione)
Seconda tappa: Hotel Sacro Monte (mezza pensione)
Terza tappa: Ostello del pellegrino di Castiglione Olona
Quarta tappa: B&B Piccolo Mondo Antico
Quinta tappa: Scala di Giacobbe (mezza pensione)
Sesta tappa: Foresteria dell’Abbazia di Morimondo
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