Il nuovo circolo Acli di Cairate ha unito tre diversi torrenti e adesso fa scorrere un fiume di solidarietà
Nato dall'unione dei precedenti circoli di Bolladello, Cairate e Peveranza, il nuovo circolo Acli Franco Martini di Cairate dal 2019 riunisce rappresentanti di tutte le comunità e propone progetti capaci di coinvolgere i cittadini, primo fra tutti il Gruppo di Acquisto solidale

L’undicesima tappa del nostro tour alla scoperta delle Acli del Varesotto, dopo Ispra, Bergoro , Caronno Varesino, Curiglia, Cadero, Garabiolo, Tradate, Castellanza, Busto Arsizio, e Saronno ci porta a Cairate .
Il momento che cambiò la storia: da tre circoli Acli a Bolladello, Cairate e Peveranza, al nuovo circolo Franco Martini
Tre strade che si intersecano e ne creano una nuova. È questa la storia del nuovo circolo Acli Franco Martini di Cairate, sorto nel 2019 dall’unione dei circoli di Bolladello, Cairate e Peveranza.
Una decisione che ha permesso all’esperienza dei volontari dei tre circoli di unirsi, completarsi e arricchirsi, senza dimenticare quanto realizzato precedentemente, ma decisi a dar vita a un nuovo punto di riferimento per il territorio del cairatese.
Prima del 2019, le sezioni avevano una storia differente alle spalle.
Il più datato era il circolo di Bolladello, nato nel 1946, successivamente quello di Peveranza – fondato nel 1991 – e infine la sezione Acli di Cairate, del 2006.
Il nuovo circolo di Cairate, invece, è stato battezzato nel 2019: nel Consiglio di presidenza ci sono sempre sette nomi e, nonostante non sia scritto nero su bianco nello statuto, si cerca di dare sempre la rappresentatività delle tre anime costituenti.
Mentre lo racconta, Gianni Cattaneo, presidente del circolo, si gira e indica una fotografia: «Questo nostro nuovo circolo è dedicato a Franco Martini, una figura a cui in tutti siamo fortemente legati. Io, personalmente, lo porto sempre nel cuore» confida, ma il legame con Martini è evidente già dai suoi occhi, che si inumidiscono per la commozione.
«Ho seguito tante sue lezioni, ma la più importante è l’esempio della sua onesta intellettuale, che mi ha sempre ispirato».
Incontriamo il presidente e alcuni membri del circolo in un caldo giorno d’estate. Intorno, solo quiete e il rumore di qualche auto che passa per piazza Pia XI a Bolladello.
La felicità di impegnarsi per gli altri
«Dopo la fusione, ciascuna sede è diventata funzionale ad alcuni compiti specifici. La sede legale è a Cairate, qui a Bolladello abbiamo la sede operativa, mentre Peveranza accoglie il servizio fiscale del patronato.
Ci diamo da fare tutti assieme: per ciascuno di noi è un impegno concreto – tiene a evidenziare il presidente, raccontando di quegli ideali fondanti che restano la linfa vitale dell’istituzione – Appartenere alle Acli non è far parte della bocciofila (con tutto il rispetto per la bocciofila, sia chiaro!), ci sono dei valori, una integrità da portare avanti. Concetti che anche don Carlo Monti – il parroco che tanto fece per il nostro circolo – ci trasmise».
Appartenere alle Acli significa avere dei valori e una integrità da portare avanti
Sicuramente fondamentale è la stima reciproca fra i membri: mentre Cattaneo parla, il suo sguardo si riflette in quello degli altri volontari e fra sorrisi complici e volti che annuiscono, emerge una totale sincronia nell’associazione.
«Il nostro statuto è importante, è l’ossigeno che ti tiene in piedi e traccia la strada. Una strada in cui, come Acli, ci viene chiesto di incontrare le persone, di offrire il nostro contributo alla società. E questo impegno ti viene ripagato: ciò che stai dando ti torna indietro nella felicità di potersi impegnare per gli altri».
Ideali forti, che si riflettono nelle iniziative che contraddistinguono il nuovo circolo Acli Franco Martini.
Ciò che stai dando ti torna indietro nella felicità di potersi impegnare per gli altri
Acquisti etici, che fanno bene al cuore: a Cairate il Gruppo di Acquisto Solidale conquista tutti
La prima ad essere citata è il GAS, il Gruppo di Acquisto Solidale, traslato nel simpatico nomignolo che rimanda al progetto e invita a prendervi parte “GASIAMOCI“.
A raccontarlo è il vicepresidente, Ottorino Galfrascoli, che dà il merito a due volontarie di aver innescato il meccanismo che tanto bene ha messo in moto.
«Fino al 2012 due socie curavano il mercatino dell’equo solidale: decidemmo di irrobustire questa loro attenzione con la creazione del gruppo GASIAMOCI. È il dipartimento di economia solidale con sede a Varese che coordina il tutto. Noi mettiamo in pratica, con scelte etiche e solidali» dettaglia Galfrascoli.
«Ciò che facciamo è fare acquisti di cibo e prodotti gastronomici da piccoli produttori locali o a Km0, ad esempio, per aiutarli. Lo strumento dell’acquisto solidale ci permette di scegliere coloro che garantiscono il rispetto delle materie prime o che si fanno promotori di una eticità garantita, ad esempio contro il lavoro nero o supportando cooperative sociali».
«Noi non cerchiamo mai il minimo costo come scopo della trattativa economica: è un concetto che qualche socio non aveva ben compreso dall’inizio, evidenziandoci in modo polemico come nei supermercati ci fossero prodotti più a buon mercato – confida Galfrascoli – abbiamo dovuto spiegare come la finalità sia un’altra, non il risparmio, ma l’acquisto pensato e ragionato».
Il Gruppo di Acquisto Solidale è uno dei tanti servizi destinati ai soci del circolo Acli, come previsto dopo la riforma del terzo settore: «I tesserati del paese in questo modo contribuiscono ad aiutare queste realtà: si crea un cerchio di solidarietà, grazie alle scelte dei produttori o delle realtà a cui interessarci ogni anno. Prima di ogni ordine c’è un accurato lavoro di approfondimento sulle realtà che andremo a selezionare: chi scegliamo deve lavorare in modo etico e all’insegna dell’inclusione».
Grazie al Gruppo di Acquisto solidale si crea un cerchio di solidarietà
Il resto dei volontari sorride soddisfatto e dal fondo della sala arriva un dettaglio non di poco conto: «Ogni anno con il gruppo GASIAMOCI viene organizzato una visita ai centri coinvolti: un modo per perpetuare la relazione con chi ha permesso il nostro acquisto».
«Siamo stati a Lampedusa, ma anche in Emilia Romagna dove avevamo selezionato un produttore da cui acquistare il parmigiano. Un altro esempio è la partnership con la cooperativa sociale Il Sogno di Verbania. Si tratta di una organizzazione senza scopo di lucro che opera nel settore sociale con l’obiettivo di prevenire e recuperare situazioni di disagio, promuovendo il benessere e l’inclusione di minori e giovani. Ordiniamo le pizze, che vengono consegnate direttamente qua in paese. Siamo molto fieri di questo legame con loro grazie al GAS».
Chi aderisce, grazie al circolo Acli, fa il suo pezzettino nell’aiutare realtà etiche e solidali. Si tratta di un processo gestito con cura e attenzione, che richiede tempo.
Eppure, qua a Cairate, le energie non mancano per occuparsi anche di altro.
I tanti progetti che cercano di diffondere ideali forti nella comunità
I progetti intrapresi negli ultimi anni raccontano di un occhio di riguardo verso l’intera società, ma – soprattutto – verso le nuove generazioni. Lo dimostrano iniziative come la raccolta di giocattoli durante l’oratorio estivo, in collaborazione con la Casa del giocattolo solidale di Varese. «Frequentando l’oratorio, i nostri piccoli hanno la possibilità di ricevere una lezione di generosità e altruismo e il tema educativo diviene centrale» racconta il presidente.
«Guardando a progettualità degli anni passati, siamo andati per lungo tempo alle scuole medie a fare formazione agli studenti in merito alla scelta delle scuole superiori. Ci piacerebbe poter ricominciare e attendiamo sempre che dalle scuole si voglia cogliere il nostro entusiasmo».
Tanti i nomi, poi, che sono arrivati in paese, invitati dal Circolo Acli, per affrontare tematiche rilevanti per la società: don Antonio Mazzi, don Gino Rigoldi, Gherardo Colombo, rappresentanti della comunità afghana, per la quale era stata organizzata anche una raccolta fondi.
Momenti importanti, dunque, ma anche la volontà di regalare leggerezza, con concorsi fotografici, sfide a scacchi e serate di intrattenimento, ad esempio con un esperto che raccontava “Come organizzare un menù a casa”.
I volontari snocciolano nomi, eventi passati, ma hanno anche sotto mano l’agenda per pensare ai prossimi mesi.
«Ospiteremo una serata dedicata al bullismo, visto che purtroppo in paese si è verificato un caso. Vorremmo invitare il Giudice del Tribunale dei minori, affinché possa portare la sua testimonianza – chiosa il presidente – Noi ci proviamo: cerchiamo di far sì che chiunque pensi ai circoli Acli, sappia di poter trovare delle persone fidate, che aiutano a riflettere sulla nostra società. È anche questa la nostra missione: fare la nostra parte».
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