Daspo di due anni per due giovani dopo gli spari davanti alla discoteca di Castellanza
Il provvedimento del Questore di Varese arriva dopo le perquisizioni dei giorni scorsi relative all'aggressione a colpi di pistola nei confronti degli addetti alla sicurezza del Ritual. Coinvolto anche il rapper Nèza

Daspo fuori contesto nei confronti dei due presunti autori dell’aggressione a colpi di pistola nei confronti degli addetti alla sicurezza della discoteca Ritual di Castellanza, avvenuta la notte del 31 maggio scorso nel parcheggio vicino al locale.
Uno dei provvedimenti dovrebbe essere stato emesso nei confronti del rapper legnanese Néza (nome d’arte di Anes Mihoued, difeso dall’avvocato Milena Ruffini) e di un’altra persona che era con lui.
Si tratta del cosiddetto D.A.spo “fuori contesto” che avrà una durata di due anni. Il provvedimento, come le altre forme di Daspo, vieta per un determinato periodo di tempo di accedere a una precisa tipologia di luogo o di manifestazione, che sia un locale pubblico o una zona della città (Daspo urbano) o un impianto sportivo (Daspo).
La ricostruzione dell’aggressione ai buttafuori del Ritual
Secondo quanto ricostruito, nella notte del 31 maggio, i due giovani già noti alle forze dell’ordine per precedenti di polizia, avevano tentato di accedere alla discoteca, ma l’ingresso era stato loro negato dal personale della sicurezza. A seguito del rifiuto, i due reagivano in modo aggressivo, proferendo insulti e minacce nei confronti degli addetti. Nel medesimo contesto, uno dei due, con il volto coperto da un passamontagna e armato di pistola, esplodeva alcuni colpi all’indirizzo di uno degli operatori della security, fortunatamente senza colpirlo.
Subito dopo, i responsabili si davano alla fuga a bordo di due autovetture distinte, nel tentativo di sottrarsi all’identificazione. Tuttavia, due equipaggi dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio li hanno intercettati, riuscendo a bloccarli, identificarli e a recuperare una pistola calibro 5,35 con matricola abrasa, nonché tre bossoli esplosi rinvenuti sul manto stradale.
I due giovani venivano successivamente denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio per i reati di minacce aggravate e porto abusivo di arma da fuoco.
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