Il crollo dell’albero ad alto fusto, che lo scorso 16 aprile è finito sulla giostra nel giardino, danneggiandola, è stato «improvviso e imprevedibile» Lo dicono i periti di Amga in una relazione chiesta dall’amministrazione comunale e letta in consiglio comunale dall’assessore alle opere pubbliche, Marco Bianchi, in risposta a una interrogazione di Fratelli d’Italia e Lega. La pianta era stata «censita e valutata nell’ottobre del 2022 come sana e senza alcun sintomo di propensione al cedimento».

La valutazione agronomica, effettuata successivamente alla caduta, stabilisce che il tronco era «integro, senza cavità e con legno sano, senza parti con carie o con degradazioni dell’interno». Il crollo è «totalmente riconducibile alla componente basale e della radice dell’albero». In particolare le radici adiacenti al muro di cinta risultavano essere meno sviluppate rispetto a quelle opposte, proprio per la presenza del muro. Pertanto il cedimento è avvenuto per «sollevamento e sradicamento delle radici, in assenza di sintomi bio-meccanici sospetti». L’insufficienza radicale, in rapporto alla biomassa dell’albero, non ha garantito la stabilità alle pressioni del meteo, nonostante le condizioni non fossero estreme. La caduta non poteva quindi essere prevista. Nel 2023-24 Amga ha censito 600 alberi ad alto rischio di cedimento e questi sono stati tutti abbattuti.

La risposta dell’assessore non ha lasciato tranquille le minoranze. Stefano Carvelli (Fdi) si è detto preoccupato per la presenza in città di altri alberi a ridosso di muri e recinzioni, e che quindi potrebbero risultare a rischio crollo anche se sani. Il consigliere ha ricordato gli alberi rimossi al parco delle Mazzini per tale ragione e ha invitato a «scovare eventuali criticità non solo per le condizioni degli alberi, ma anche sulla loro posizione».  «Sapere che l’evento era imprevedibile mi lascia ancora più preoccupata», ha detto la consigliera Daniela Laffusa (Lega). Fortunatamente il crollo non ha causato feriti.