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Società sostenibile: l’importanza delle comunità energetiche rinnovabili

Le comunità energetiche rinnovabili possono comprendere privati cittadini, enti pubblici, imprese o attività commerciali che scelgono di associarsi per condividere l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per mezzo di impianti installati in loco

pannelli solari

A causa degli effetti sempre più impattanti che il cambiamento climatico sta determinando per il Pianeta, l’Unione Europea ha stabilito che tutti gli Stati membri dovranno arrivare entro il 2050 alla cosiddetta neutralità climatica, vale a dire una condizione di perfetto equilibrio tra la quantità di emissioni di CO2 rilasciate nell’atmosfera e quelle assorbite in un determinato arco di tempo.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo sono stati avviati provvedimenti, iniziative e riforme. Senza dubbio, uno degli osservati speciali è il settore energetico, responsabile del rilascio nell’atmosfera di un quantitativo piuttosto significativo di emissioni a causa dei combustibili fossili impiegati per la produzione di energia.

In quest’ambito, quindi, per invertire la tendenza è fondamentale incrementare lo sfruttamento delle fonti rinnovabili per produrre energia pulita: tra le tante strade percorribili, anche la costituzione e la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili (CER), il cui modello è stato ideato dall’UE nel 2019 attraverso il Clean Energy Package.

Comunità energetica: la soluzione green che punta sulla collettività

Le comunità energetiche rinnovabili possono comprendere privati cittadini, enti pubblici, imprese o attività commerciali che scelgono di associarsi per condividere l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per mezzo di impianti installati in loco.

Nel dettaglio, gli impianti per la produzione di energia rinnovabile possono essere sia di proprietà dei singoli utenti sia condivisi: nel primo caso, si tratta di impianti domestici, come pannelli fotovoltaici posti sui tetti o sulle terrazze che coprono gli edifici, nel secondo di centrali eoliche o fotovoltaiche, installate al servizio dell’intera comunità.

All’interno di una comunità energetica tutti sono al tempo stesso consumatori attivi e produttori, vale a dire prosumer: ogni utente, infatti, consuma il quantitativo di energia auto-prodotta necessario per il proprio fabbisogno e cede l’eccedenza agli altri.

L’infrastruttura che rende possibile la condivisione dell’energia prende il nome di smart grid, una vera e propria rete intelligente che pone in collegamento gli utenti della comunità e facilita tutte le operazioni di produzione, trasporto, monitoraggio e fornitura di energia.

Tale infrastruttura è inoltre spesso equipaggiata anche da appositi sistemi di storage per l’accumulo dell’energia in eccesso, così che venga conservata e adoperata nei momenti di necessità.

Infine, per favorire trasparenza, sicurezza e continuità, ogni utente deve disporre di una energy box, un dispositivo dotato di sensori che da una parte ha lo scopo di trasmettere tutti i dati relativi alla produzione, al consumo e alla cessione di energia a un sistema centralizzato basato su cloud e dall’altra di rilevare le abitudini di consumo dei singoli partecipanti alla comunità energetica, così che ognuno possa individuare pratiche errate di fruizione dell’energia e intervenire tempestivamente.

Le CER in Italia: l’esempio di Turano Lodigiano

Le comunità energetiche rinnovabili in Italia stanno incontrando una diffusione sempre maggiore, con una localizzazione che attualmente si concentra soprattutto in piccoli borghi o comuni del Centro e del Nord Italia.

In Lombardia, per esempio, la prima CER è stata inaugurata a gennaio 2022 a Turano Lodigiano: si tratta di SOLISCA, una comunità energetica rinnovabile che ha visto la luce grazie alla comunione di intenti tra il Comune e Sorgenia, la green tech energy company italiana che si è occupata di realizzare gli impianti fotovoltaici, che complessivamente forniscono una potenza di 45 kW.

Attualmente, a beneficiare dell’energia autoprodotta dalla comunità energetica di Turano Lodigiano sono alcune famiglie bisognose così come la parrocchia e diversi edifici pubblici.

Gli altri vantaggi delle comunità energetiche rinnovabili

Oltre ai benefici ambientali, la produzione, il consumo e la condivisione di energia elettrica pulita all’interno di una CER possono assicurare a ogni singola utenza, così come alla collettività, anche benefici economici e sociali.

Nel dettaglio, dal punto di vista economico, i partecipanti delle CER possono beneficiare del fatto che l’autoconsumo, così come i sistemi di storage della smart grid, permettono di ridurre in modo piuttosto significativo la quantità di energia elettrica da prelevare dalla rete elettrica nazionale.

Per quanto riguarda i vantaggi di carattere sociale, invece, una comunità energetica è un modello molto importante per il contrasto alla cosiddetta povertà energetica: infatti, trattandosi di una realtà alla quale chiunque può aderire, a prescindere dalla specifica classe di reddito, fa sì che tutti, anche i soggetti economicamente più svantaggiati, possano accedere a questa forma di produzione di energia così conveniente.

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Pubblicato il 08 Settembre 2023
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