Giù le serrande anche per l’edicola di piazza Monte Grappa. L’attività ha chiuso i battenti in questi giorni: il titolare Marco Canavesi dopo anni a vendere giornali e riviste è andato in pensione. Un punto di riferimento per molti legnanesi che abitano nel quartiere che adesso non ci sarà più.

La chiusura dell’attività davanti alla chiesa dei Frati ha di certo aperto diverse riflessioni. Non a caso è intervenuto il consigliere Stefano Quaglia che conosceva l’edicolante: «Nessuno vuole più fare certi mestieri, anche in edicola c’è da lavorare duro per conquistare i clienti e tenerseli. In tanti ringraziano Marco: ringraziamenti spontanei a chi non ha solo venduto giornali ma ha garantito un servizio al quartiere. E qualcuno si interroga su cosa saranno Legnanello e l’Oltresempione, se i servizi presenti saranno sempre meno».

Il politico riflettendo sulla carenza di attività di vicinato ha poi commentato: «Vale la pena ripensare a certe scelte fatte in passato. Agli inizi del 2000, quando i negozi di vicinato erano già in difficoltà sotto i colpi della grande distribuzione, arrivarono regole urbanistiche comunali che per alcuni anni proibirono l’insediamento di negozi in alcune zone, fra cui via Bramante. Poi ci si sono messe anche le regole viabilistiche: mai un provvedimento fu dannoso quanto l’inversione del senso unico in via Bramante fra via Foscolo e via Volta. Ecco, a distanza di anni da certe scelte improvvide ora abbiamo un quartiere super-residenziale, con poco traffico, ma talmente deserto al punto che crescono le lamentele per la sicurezza. Un quartiere quasi privo dei servizi che servono per la quotidianità, e così non resta che mettersi in macchina anche per comprare quattro mele. Fortunatamente ha riaperto un panettiere in via Bramante, vicino all’edicola di Marco. Ricordiamo gli errori di pianificazione del passato per cercare di rimediare in futuro».