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Parabiago ricorda le vittime del Covid-19 e chi ha combattuto il virus con un monumento

La proposta di un monumento per "chi ha aiutato e chi è mancato" a causa del Covid-19 arriva dal Lions Club Parabiago "Giuseppe Maggiolini"

coronavirus

Quando la sera del 20 febbraio 2020 all’Ospedale di Codogno arrivò il risultato del tampone per la diagnosi del Covid-19 a cui era stato sottoposto Mattia Mestri, ricercatore 38enne di una multinazionale, trasformandolo in un attimo nel paziente uno, nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo di lì a pochi giorni: la parola lockdown non era ancora entrata nel nostro vocabolario, sui balconi non erano ancora comparsi gli striscioni che per mesi ci hanno incoraggiato con il loro “Andrà tutto bene” e Bergamo non aveva ancora assistito alla tragica sfilata delle bare delle vittime della pandemia sui camion militari.

Due anni e una manciata di settimane dopo, mentre ad una ad una cadono le restrizioni con cui abbiamo convissuto da allora ad oggi per fermare la corsa del virus e con la fine dello stato di emergenza si inizia a riassaporare quella normalità di cui nelle nostre memorie iniziavano a sbiadirsi i contorni, Parabiago si prepara a ricordare le vittime del Covid-19 e chi da quel febbraio 2020 è stato in prima fila nella lotta alla pandemia con un monumento.

L’iniziativa porta la firma del Lions Club Parabiago “Giuseppe Maggiolini”, che a marzo ha sottoposto al vaglio di Piazza della Vittoria una richiesta di autorizzazione per posizionare in città «un monumento a perenne memoria delle vittime del virus Covid-19 e quale segno tangibile di profonda riconoscenza nei confronti di tutte quelle persone che, nel compimento del loro dovere durante la pandemia, hanno messo a repentaglio la propria vita per salvare gli altri»: monumento che l’associazione intende realizzare a proprie spese per poi donarlo all’amministrazione comunale e all’intera comunità.

La proposta del Lions Club, che ha già incassato il via libera della giunta guidata dal sindaco Raffaele Cucchi, prevede la posa di un monumento commemorativo formato da una pianta di alloro e da un cippo in travertino in Piazza della Vittoria con una targa che riporterà la frase: “Febbraio 2020 – Covid: a chi ha aiutato e a chi è mancato”. Ora l’ultimo tassello perché il progetto si concretizzi è l’autorizzazione della Prefettura, cui spetta l’ultima parola tanto per l’apposizione di targhe e monumenti commemorativi quanto per la denominazione di nuove strade e la variazione dei nomi di quelle già esistenti.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Maggio 2022
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