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Cambiare lo scarico della moto: cosa dice la legge

Ogni appassionato di motociclismo e possessore di una propria due ruote si ritrova, prima o poi, a valutare la possibilità di apportare qualche modifica al mezzo

Plan B Motorcycles e l'arte della motocicletta (inserita in galleria)

Ogni appassionato di motociclismo e possessore di una propria due ruote si ritrova, prima o poi, a valutare la possibilità di apportare qualche modifica al mezzo. In genere si tratta di piccoli ritocchi di carattere estetico: frecce, specchietti, adesivi sulla carena e così via. Non di rado, però, subentra il desiderio di rendere più ‘rotondo’ il suond della propria moto, sostituendo lo scarico di serie con uno aftermarket. In casi del genere, è lecito chiedersi se tale modifica sia consentita dalle disposizioni del Codice della Strada, in maniera tale da non incorrere in sanzioni in caso di accertamento. In questo articolo, vedremo qual è la normativa di riferimento e in quali casi si può cambiare lo scarico di serie di una moto.

Cosa stabilisce il Codice della Strada

Quando si parla di sostituzione dello scarico della moto, si fa anzitutto riferimento all’articolo 78 del Codice della Strada (“Modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione e aggiornamento della carta di circolazione”) il quale, al comma 1, stabilisce che i veicoli a motore “devono essere sottoposti a visita e prova presso i competenti uffici del Dipartimento per i trasporti terrestri quando siano apportate una o più modifiche alle caratteristiche costruttive o funzionali”. Tali caratteristiche sono quelle elencate nell’Appendice V dell’articolo 227, all’interno del quale viene menzionato soltanto la “posizione tubo di scarico”. Pertanto, stando a quanto stabilito dal solo Codice della Strada, una modifica della posizione dello scarico della moto dovrebbe essere ‘approvato’ dal Dipartimento dei Trasporti.

Il chiarimento del Ministero dei Trasporti

Poiché la questione relativa alla legittimità di una sostituzione dello scarico della moto ha sempre suscitato molti dubbi; ragion per cui, già nel 1997, il Ministero dei Trasporti ha emesso un chiarimento, per mezzo della Circolare DC IV B/ 03 1997 del 24 novembre 1997. Il documento chiarisce i dubbi interpretativi relativi alla sostituzione del silenziatore di scarico; il nuovo dispositivo deve essere “dello stesso tipo di quello installato in origine dalla casa costruttrice” oppure con un altro modello, purché quest’ultimo sia omologato in base alle norme comunitarie e compatibili con il veicolo sul quale deve essere installato.

In aggiunta, il Ministero ha motivato tale chiarimento spiegando che la fattispecie descritta dall’articolo 78 del Codice della Strada costituisce una circostanza diversa da quella che si configura con la sostituzione dello scarico originale; in altre parole, tale intervento non costituisce una reale alterazione delle caratteristiche meccaniche e funzionali del sistema di scarico e, di conseguenza, non deve essere approvato dal Dipartimento dei Trasporti. In sintesi, è sufficiente che lo scarico sia omologato e compatibile con il modello di moto.

Affinché la sostituzione del terminale di scarico risulti regolare, è necessario verificare in sede d’acquisto le caratteristiche tecniche del dispositivo. Ciò va fatto sia quando ci si rivolge ad un negozio di ricambi ed accessori per moto, sia nel caso in cui ci si affidi ad un e-commerce specializzato come omniaracing.net, che dispone di un vasto catalogo di marchi e modelli tali da poter avere un ventaglio di scelta non indifferente, come ad esempio le marmitte HP Corse.

In particolare, è necessario accertarsi che lo scarico sia adatto ad essere montato sul proprio modello di moto, tenendo presente che non esistono dispositivi universali. Fatto ciò, ai fini della regolarità della sostituzione dell’elemento di serie, non bisogna apportare alcun tipo di modifica al nuovo scarico. Spesso, infatti, i nuovi dispositivi vengono alterati in maniera significativa, rimuovendo il FAP (filtro antiparticolato) o il DB-killer; quest’ultimo è un dispositivo (costituito da una serie di lamine metalliche) collocato all’interno del silenziatore che ha lo scopo di ridurre le emissioni sonore dell’impianto di scarico. Modificare o eliminare tale elemento può pregiudicare la regolarità del mezzo, in quanto il nuovo scarico, come si legge nella circolare del Ministero sopra citata, “deve comunque consentire il rispetto del valore massimo di rumore indicato nella carta di circolazione”.

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Pubblicato il 27 Settembre 2021
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