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Dott. Viganò: “Sarà la nostra responsabilità diretta più che il vaccino a sconfiggere il coronavirus”

L'infettivologo legnanese commenta il vaccino in arrivo a gennaio: "Servirà, ma sempre doveroso mettere la mascherina, lavarsi le mani e tenere il distanziamento"

Legnano sanita

«Più che ogni possibile efficace vaccino, sarà il nostro senso di responsabilità a sconfiggere il coronavirus». L’affermazione, che firmerebbe in qualsiasi momento, come da sua dichiarazione, è del dott. Paolo Viganò, responsabile del reparto delle malattie infettive dell’ospedale di Legnano, tornato in video con l’amico sindaco di Seregno, Alberto Rossi.

«Il vaccino non arriverà almeno fino alla fine di gennaio – ha spiegato il medico -. La sua somministrazione avverrà sulla base di 3 milioni di italiani al mese e noi siamo in 60 milioni. Per questo, ma non solo, la covid 19 potrà essere sconfitta soprattutto dalla nostra responsabilità verso se stessi e gli altri. L‘uso della mascherina, l’igiene personale con le mani lavate più volte al giorno, il distanziamento ma anche l’organizzazione sanitaria saranno ancora più importanti del vaccino, che sarà solo un’arma in più in questa battaglia, non la soluzione definitiva e unica».

Si parla spesso di sicurezza del vaccino e della sua efficacia, specie quando sul mercato si contendono il ruolo di prodotto migliore più case farmaceutiche: «Da medico, eticamente, non avrò problemi ad essere vaccinato – la risposta del dott. Viganò a una specifica domanda – . Il farmaco sarà sicuro. La domanda piuttosto è da porre sul grado di efficacia, che scopriremo soltanto tra qualche anno».

Sulle categorie di persone che avranno una priorità nel riceverlo, il dott. Viganò ha tanti dubbi: «Sarà il caos e non voglio creare allarmismi. Piuttosto, desidero essere realista – il suo pensiero, come sempre preciso e onesto -. Dovrà essere vaccinato anche il positivo diventato negativo? Oppure, il vaccino sarà dato anche a un asintomatico? Ancora, facoltativo, come direi io, oppure obbligatorio ? Lascio ogni decisione a chi compete per ruolo e competenza. Ma sarà un bel problema. Quindi, si torna al punto di partenza, alla propria responsabilità diretta, come prima cosa di cui preoccuparci».

Idee chiare anche sul vaccino antinfluenzale: «Se n’è fatto un gran parlare troppo presto. Non siamo assolutamente in presenza di una epidemia influenzale. Di regola, la vaccinazione avviene nella seconda metà del mese di dicembre. Non creiamo drammi. C’è tempo per vaccinarci».

Infine un aggiornamento sulla situazione ospedaliera legnanese: «Negli ultimi giorni – spiega il medico – sentiamo una minor pressione sul pronto soccorso e di conseguenza anche nei reparti. Lavoriamo con più respiro. Oggi, tra Legnano e Magenta, siamo attorno ai 450 pazienti. Le dimissioni sono numerose. Il personale sanitario contagiato è attorno ai 150. Importante, adesso, è gestirsi bene nella nuova area arancione, senza rovinare quanto è stato fatto fin qui». Il dott. Paolo Viganò chiude qui, indossando di nuovo la mascherina, simbolo di quella responsabilità personale diventata il suo, e doverosamente anche nostro, credo sanitario.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Novembre 2020
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