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A Busto Garolfo la via del commercio diventa virtuale con il progetto “Garzone”

A Busto Garolfo amministrazione, commercanti e BCC provano a superare la crisi da Covid con un progetto che porta in paese un centro commerciale digitale

busto garolfo piazza lombardia

Busto Garolfo prova ad andare oltre la crisi economica innescata dal Covid-19 con una via del commercio virtuale che offre una vetrina digitale e servizi online alle attività del territorio comunale. Il rilancio del commercio di vicinato del paese passa dal progetto “Garzone”, un vero e proprio centro commerciale sul web sviluppato durante la prima ondata della pandemia da una società milanese che mette a disposizione dei negozianti una piattaforma per creare la propria vetrina, proporre prodotti e servizi, avere un’agenda condivisa per gestire gli appuntamenti, proporre offerte e sponsorizzare eventi.

«La potenzialità di questa proposta – spiega l’amministrazione comunale – è quella di creare una sinergia tra tutte le attività del territorio, creare interscambio di clienti, dare visibilità alle attività, ai prodotti, ai servizi, con la prerogativa non di svuotare il negozio fisico, ma di snellire e agevolare gli acquisti con sistemi moderni, mantenendo il contatto personalizzato con il cliente che è la vera forza del commercio di vicinato. Per il cliente è possibile chattare con il commerciante, fare richieste su disponibilità prodotti, richiedere preventivi, consultare le offerte con la finalità di far tornare il cliente fisicamente in negozio per il ritiro della merce e attirarlo con altri prodotti».

Con questo nuovo progetto, promosso da Palazzo Molteni insieme all’associazione dei commercianti Busto.Com e alla BCC, l’obiettivo è anche quello di superare la mancanza di una via del commercio vera e propria in paese: le attività di Busto Garolfo e Olcella, infatti, sono troppo “sparpagliate” sul territorio perché tra un negozio e l’altro possa esserci uno scambio di clientela come avviene invece in altri comuni. «A Busto Garolfo non esiste una via del commercio e non può esistere – aggiungono dal comune -: l’idea è crearla virtualmente, sfruttare cioè la tecnologia non per affossare il commercio di vicinato, come potrebbe fare un progetto di e-commerce che svuoterebbe ulteriormente i nostri negozi e creerebbe una concorrenza difficile da sostenere, ma per mettere in rete un progetto di market place che concretizza una vera e propria azione di marketing territoriale che per le sue caratteristiche (consegna a domicilio) assume anche un valore sociale per le persone con minor mobilità soprattutto in questo momento delicato».

La vetrina virtuale del progetto “Garzone” rimarrà a disposizione delle 300 attività del territorio per tutto il 2021 e ha già registrato una sessantina di adesioni. «La forza di questo progetto – sottolineano da Palazzo Molteni – non è solo tamponare una momentanea difficoltà, ma fornire uno strumento di comunicazione utile e di grandi potenzialità, che possa incrementare le vendite sia nell’immediato che sul medio e lungo termine e fidelizzare la clientela, mantenendo vivo il commercio di vicinato in un’ottica moderna, al passo con i tempi di un mondo sempre più digitalizzato».

«È una comunità che si mette in rete. E che, nella distanza, ritrova il valore dello stare vicini – commenta il presidente della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi -. Il sostegno ai commercianti non è solamente un sostegno al tessuto economico locale, ma è un supporto alla vitalità stessa del paese. In un momento particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, è necessario che ciascuno faccia la propria parte. E come Banca di Credito Cooperativo, che proprio da Busto Garolfo ha mosso i primi passi più di 120 anni fa, abbiamo voluto fare rete con il Comune per valorizzare i nostri commercianti, per creare i presupposti di una nuova forma di essere negozi locali, utilizzando strumenti tecnologici. Tutti insieme dobbiamo preservare il nostro territorio. La BCC di Busto Garolfo e Buguggiate c’è».

«In questo momento storico caratterizzato dall’emergenza sanitaria che di fatto impedisce i momenti di aggregazione – gli fa eco il presidente dell’associazione Busto.Com, Emanuele Gambertoglio -, con l’intento di perseguire comunque le medesime finalità, abbiamo collaborato per supportare il progetto Garzone proposto dall’amministraizione con il contributo della BCC. Grazie a questo progetto i commercianti hanno l’occasione di mettere online il proprio negozio, creando un grande centro commerciale, dando la possibilità alla clientela di interagire con i propri negozi di fiducia anche da casa, virtualmente, ma sapendo che dietro al virtuale esiste una realtà di vicinato, esiste una persona, il titolare del negozio che offre un servizio imprescindibile. Lo shopping in città rappresenta un punto qualificante e di attrazione territoriale e il progetto Garzone lo sostiene adeguandosi a nuove abitudini dei clienti, sempre più connessi, digitali e smart».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Novembre 2020
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