Avete mai indossato un maglione o una sciarpa realizzata con il pelo del vostro cane? Cristina Motta, hobbysta di Inveruno, rende possibile anche questo.

La sua arte è quella di trasformare i fiocchi in pelo in tessuti. Li seleziona, li lava, li carda, li fila e li tesse, tutto a mano e tutto con metodi naturali. E oltre a bambù, canna da zucchero, seta, cashemire, fibra di latte, cotone e lana, utilizza il sottopelo di cane, materia inusuale ma pregiata per realizzare una delle lane più calde al mondo. Non a caso gli Eschimesi usano proprio il sottopelo di cane per realizzare le loro pellicce.

[pubblicita]    «Ho iniziato ad usarlo grazie all'aiuto di un'amica proprietaria di un allevamento di Collie – spiega Cristina – che conserva per il mio lavoro il sottopelo dei suoi cani con cui realizzo cappelli, pellicce e altri accessori. Prodotti che vendo nei mercatini degli hobbysti (Cristina era presente in Famiglia Legnanese il 16 e 17 nomembre) e che vengono apprezzati. Le persone hanno poi cominciato a contattarmi attraverso la pagina facebook "L'arte di Cris", mi spediscono la foto del loro cane e se idoneo mi spediscono il sottopelo per realizzarci un accessorio».

Per morbidezza e isolamento termico, il pelo di cane, parola di Cristina, supera tanti tipi di lana.