Photored sul Sempione, accolti i primi ricorsi
Vitali (M5S): "Mi auguro che il sindaco si fermi, che non vada in appello e che disinstalli al pù presto il Photored illegittimo"

AGGIORNAMENTO DELLE 12:50 : Accolti anche i 51 ricorsi discussi questa mattina, mercoledì 20.
La sentenza di ieri potrebbe essere un apripista. O almeno, questa è la speranza delle vittime del Photored di San Lorenzo. Il giudice di pace di Legnano ha accolto ieri, martedì 19, il primo di oltre duecento ricorsi dei multati, condannando il Comune di Parabiago al pagamento delle spese processuali e al rimborso del contributo unificato. Inoltre, il giudice ha disposto l'invio di alcuni documenti per verifiche alla Procura di Busto Arsizio. Le motivazioni della decisione arrivata dal palazzo di giustizia, però, non sono ancora note: verranno rese pubbliche solamente tra qualche giorno.
«Questa notizia ci dà conforto e rinnova la nostra fiducia nelle istituzioni – commenta Davide G. Porro, uno dei tantissimi motociclisti multati e da subito in prima linea nella battaglia per dimostrare l'illegittimità del Photored sul Sempione -. Riteniamo di poter essere moderatamente ottimisti. Un grazie a tutti gli uffici del giudice di pace di Legnano per la cortesia che hanno dimostrato verso gli utenti e l'immenso lavoro che stanno svolgendo».
Le udienze non sono terminate: oggi e domani si andrà avanti. Lo scopo è quello di vedere revocate le multe (163 euro durante il giorno e 200 dalle 22 alle 7, con la decurtazione di 6 punti dalla patente) dimostrando l'illegittimità e il malfunzionamento dell'occhio elettronico sul Sempione. Nella relazione della consulenza tecnica d'ufficio, in risposta alla consulenza tecnica di parte del Comune, si legge, ad esempio, «che il sistema di rilevamento dei veicoli in corsia non è sufficientemente affidabile, ed è quindi causa di infrazioni "non volute"».
Convinto sostenitore dell'illegittimità del Photored di San Lorenzo il portavoce del Movimento 5 Stelle di Parabiago Christian Vitali, che ha portato questa battaglia in consiglio comunale e nelle piazze con una raccolta firme. Vitali bolla l'intera vicenda come un «pastrocchio dell'amministrazione». Troppi gli aspetti che secondo il grillino non quadrano: dalla presunta mancanza di una delibera di installazione dello strumento, alle date di alcuni documenti che non tornano (ad esempio la presa d'atto d'installazione, avvenuta l'8 maggio 2017 alle 18:30 e oltre 30 multe emesse lo stesso giorno, che secondo i pentastellati risulterebbero nulle), fino alle scelta di affidare i lavori in house a Euro.Pa. «Questo è un vero e proprio boomerang per la cittadinanza – sostiene Vitali -. Mi auguro che il sindaco si fermi, che non vada in appello e che disinstalli al più presto il Photored illegittimo. E' arrivato il momento che la maggioranza si prenda delle responsabilità nei confronti della giunta».
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