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Osteoporosi, malattia silente ma curabile

Un corretto stile di vita può aiutare, soprattutto le donne che ne soffrono di più, ad allontanare il rischio di ossa fragili

L'osteoporosi, malattia silente ma molto comune che colpisce prevalentemente le donne. Prevenire l'insorgenza questa malattia però si può, come spiegato nel nostro smart news salute dal dottor Antonio Tamburello e la dottoressa Laura Castelnovo, reumatologi all'ospedale di Legnano nel reparto di medicina interna. 

L'osteoporosi è la più comune malattia metabolica dell'osso i cui fattori di rischio sono legati prevalentemente all'età e al sesso. «Il vero problema è che si tratta di una malattia silente che viene scoperta tendenzialmente nel momento in cui avviene una frattura a causa della fragilità dell'osso» ha spiegato il dottor Tamburello. 

Le donne, soprattutto quelle in menpausa, sono quelle più esposte al rischio di contrarre l'osteoporosi. In menopausa infati avviene un «cambio dell'assetto ormonale tipico che determina una modificazione all'interno del metabolismo osseo che si configura nell'aumentato rischio fratturativo e nel problema osteoporotico» ha sottolineato la dott.ssa Castelnovo. A questo si deve aggiungere il fatto che la donna, in generale, ha una attività fisica nettamente inferiore rispetto a quella dell'uomo, oltre ad una ridotta esposizione al sole. Nell'uomo, l'osteoporosi è più rara ed è spesso secondaria ad altre patologie che possono essere tiroidee, neoplastiche o legate ad alterazioni ormonali. 

I due dottori hanno inoltre specificato che la prevenzione è possibile proprio per cercare di ridurre l'incidenza e la prevalenza di fratture ossee. Ci sono fattori di rischio che si possono modificare, per esempio la sedentarietà, il fumo, l'abuso di caffè, la dieta iperproteica, la scarsa esposizione solare. «La dieta deve essere bilanciata – ha continuato il dott. Tamburello –, non bisogna mai eccedere con nessun elemento, ma ci deve essere una dieta ricca di latticini che preveda un adeguato apporto di calcio e vitamina D»

Infine, la dott.ssa Castelnovo ha spiegato come il primo approccio terapeutico può essere quello di «integrare con elementi che possano correggere il deficit di calcio e vitamina D, estremanete frequente nella popolazione generale e soprattuto nel Nord Italia dove l'esposizione solare è nettamente inferiore. Qualora sia diagnostica l'osteoporosi poi, esistono farmaci riassorbitivi che possano migliorare la consistenza e la solidità dell'osso per renderlo più resistente»

Redazione
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Pubblicato il 09 Novembre 2017
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