Insieme alla moglie schiavizza la sorella 15enne: arrestati
A liberare la giovane dal suo incubo gli insegnanti di scuola - Il fatto è accaduto a Legnano...

Ridotta in schiavitù dal fratello maggiore, viene liberata dai suoi insegnanti che sporgono denuncia. La vittima della vicenda, accaduta a Legnano, è una 15enne originaria della Costa d'Avorio, attirata dal fratello con la promessa di una vita migliore.
L'uomo di 36 anni aveva portato la ragazza in Italia facendola passare per sua figlia: insieme alla moglie 30enne, la trattava come una vera e propria sguattera.
L'adolescente, di origine Ivoriana, sotto continue minacce, era costretta ad occuparsi della casa. Non poteva parlare né uscire, se non per andare a scuola.
L'incubo della 15enne è finito solo in questi giorni quando gli insegnanti, dopo aver raccolto lo sfogo disperato della ragazza, hanno sporto denuncia. Ora la giovane si trova in una comunità protetta.
L’intervento della Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha permesso ai carabinieri della Compagnia di Legnano di arrestare marito e moglie con l’accusa di riduzione in schiavitù. Il pubblico ministero Luca Pisciotta ha raccolto tutti gli elementi e sono scattate le manette per il fratello schiavista e per la moglie, anch’essa regolare e ausiliaria socio-sanitaria. La coppia si trova agli arresti domiciliari.
Nemmeno un mese fa, a Busto Arsizio, una donna pakistana era stata liberata dai Carabinieri dopo 4 anni di schiavitù tra le mura familiari.
Sulla vicenda riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma dell'onorevole Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord con il quale viene richiesta l'espulsione della coppia.
Un’altra minorenne extracomunitaria, in Lombardia, segregata in casa e ridotta in schiavitù dai propri genitori. Un mese fa la scoperta che una ragazza pakistana in provincia di Varese era segregata in casa e tenuta in schiavitù da quattro anni, adesso un caso praticamente identico a Legnano, dove una coppia di ivoriani aveva ridotto in schiavitù la figlia 15enne impedendole nel modo più assoluto di uscire di casa
Provo orrore e disgusto, e francamente non trovo altri termini che siano adeguati a descrivere i miei sentimenti, nel leggere una notizia come questa.
Ma ci rendiamo conto? Siamo nel 2016, siamo in Europa, siamo in Lombardia, eppure una persona per quattro anni viene segregata in casa e tenuta in schiavitù dalla propria famiglia…
E purtroppo non si tratta nemmeno di un fatto inedito: oltre al già citato caso della giovane pakistana del varesotto ricordo che quattro mesi fa a Monza è stato arrestato un egiziano poligamo che teneva segregati la seconda moglie e i figli in un garage.
Ora auspico che le autorità che dovranno giudicare questi terribili fatti non abbiano la mano leggera e infliggano una pena esemplare a queste persone, anzi a questi criminali, o quanto meno che si proceda a espellere immediatamente questi soggetti che hanno dimostrato di non meritare in alcun modo l'ospitalità e i diritti con cui qui sono stati accolti."
Onorevole Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda.
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