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ACLI Bollate dedicato a don Franco Fusetti

Grazie all'ex parroco dei Santi Martiri  il circolo locale rinacque dopo un lungo periodo di stasi...

Il circolo ACLI di Bollate porterà il nome di don Franco Fusetti, il sacerdote morto nel 2000 dopo essere stato dal 1969 al 1986 parroco ai Santi Martiri di Legnano. La cerimonia di dedicazione si è svolta sabato scorso con la celebrazione di una Messa nella basilica prepositurale di San Martino e da una commemorazione curata da Giovanni Bianchi, già presidente nazionale delle ACLI e parlamentare.

Il motivo per cui gli aclisti bollatesi hanno deciso di ricordare don Fusetti è presto detto: fu grazie alla sua sensibilità e attenzione ai problemi sociali e del mondo del lavoro che il circolo locale rinacque dopo un lungo periodo di stasi.

Alla cerimonia di sabato presenti anche delegazioni provenienti da Sesto San Giovanni e Legnano, le due città in cui svolse il suo ministero sacerdotale prima di Bollate.

Don Franco Fusetti era nato a Caronno Pertusella nel 1929 in una famiglia operaia. Entrato giovanissimo in seminario, fu ordinato prete dal card. Schuster nel 1951 grazie ad una speciale dispensa avendo appena compiuto 22 anni di età. Mandato a Sesto San Giovanni, l’allora Stalingrado d’Italia, si trovò ad operare in contesto politico e sociale non propriamente favorevole al mondo cattolico. Divenne direttore del settimanale ”Luce Sestese” e fondò un vivace centro culturale. Attorno a lui si formò una generazione di giovani che avrebbero ricoperto importanti ruoli di responsabilità in vari ambiti locali e nazionali.

Nel 1969 arrivò a Legnano come parroco dei Santi Martiri, allora unica parrocchia di tutto il popoloso rione dell’Oltrestazione. Erano gli anni dell’autunno caldo e della contestazione studentesca. Fu sua l’intuizione di rilevare un capannone industriale dismesso situato in via Venezia per adibirlo a Centro Comunitario, un punto di riferimento per giovani e adulti della parrocchia. Inaugurato nel 1970, divenne in poco tempo sede di una vivace e intensa attività culturale. Il salone delle conferenze vide passare i più bei nomi del mondo cattolico, della cultura, del giornalismo e dello sport.

Nel 1986 fu trasferito a Bollate come parroco a San Martino e prevosto della città. Qui continuò a svolgere un’intensa attività pastorale, seppure in un contesto sociale diverso. Morì nel luglio del 2000 lasciando un grande rimpianto in tutti coloro che lo avevano conosciuto e apprezzato. 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Marzo 2015
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