“English Primary school”: Boom di iscrizioni alla scuola elementare bilingue
Al momento sono già oltre 40 i bambini iscritti per il prossimo anno scolastico: anche nel settembre 2015 saranno dunque attivate almeno due sezioni...
Boom di iscrizioni alla scuola elementare bilingue: al suo terzo anno di attività, la "English Primary school" conta più di 100 alunni.
Si è rivelata dunque un successo la proposta formativa dell'istituto di via Costa, che le famiglie potranno visitare sabato 15 novembre in occasione dell'Open day, previsto dalle 9 alle 12.30. Al momento sono già oltre 40 i bambini iscritti per il prossimo anno scolastico: anche nel settembre 2015 saranno dunque attivate almeno due sezioni.
«Siamo contenti che tante famiglie, residenti in un vasto territorio che abbraccia il Varesotto, il Milanese e il Novarese, scelgano per i propri figli il nostro progetto educativo», sottolinea con soddisfazione Maria Pia Mocchetti, dirigente scolastica della scuola paritaria gestita dall'Acof, storico ente formativo bustocco. Si tratta di un percorso scolastico che permette agli studenti di apprendere senza difficoltà e in modo naturale l'inglese, grazie a insegnanti madrelingua, che per ben 13 ore alla settimana affiancano quelli italiani, spesso in compresenza. Oltre alle lezioni di lingua straniera, si svolgono perciò nell'idioma d'oltremanica le ore di storia, geografia, scienze, immagine, musica e informatica. Lo spazio occupato dall'apprendimento in inglese è quindi doppio rispetto a quello presente nelle sei primarie statali bilingui della Lombardia.
Quella della "English school" è un'offerta formativa in piena sintonia con il progetto Bilingual education Italy (Bei) per l'insegnamento in due lingue nella scuola primaria, promosso dal ministero dell'Istruzione e dal British Council, l'ente impegnato nella diffusione della cultura britannica all'estero. Insomma, chiarisce la dirigente Mocchetti, «la nostra è una scuola italiana, dove si attuano interamente i programmi ministeriali, inserendoli in un orizzonte culturale più ampio, attraverso l'inglese, che per i nostri studenti non è una lingua straniera, ma uno strumento di comunicazione quotidiano». Merito di docenti che «sono costantemente aggiornati per l'insegnamento bilingue e frequentano assiduamente i corsi organizzati a questo scopo dall'ufficio scolastico regionale».
Tant'è vero che, oltre alle lezioni, vengono proposte altre attività che consentono agli alunni di familiarizzare con l'idioma britannico: tra queste, il percorso di educazione stradale tenuto in inglese da un agente della polizia locale di Busto Arsizio e anche un blog di classe, per ora in formato cartaceo, attraverso il quale gli studenti possono esprimere, sia in lingua straniera sia in italiano, i propri vissuti ed emozioni, raccontando esperienze significative. «Per ora si tratta di un quaderno, ma presto potrebbe diventare un diario on line», spiega l'insegnante Elena Piva, che sta per attivare nella classe terza anche un blog personale che consenta a ogni studente di legare il racconto di sé e delle proprie emozioni ai miti greci e all'arte: lo stesso tema verrà in questo affrontato da diversi punti di vista, con l'utilizzo ora dell'inglese ora dell'italiano.
Tra le altre iniziative in corso, oltre a un gemellaggio con una scuola bilingue tedesca di Berlino e al progetto "Pen friends" con il Cambridge Institute, non manca un percorso dedicato all’Expo 2015 e legato all’educazione alimentare. Vengono così trattati argomenti come la fame nel mondo, le varie tradizioni culinarie, con tanto di pasti tipici di altri Paesi serviti occasionalmente alla mensa della scuola, e le differenze nel galateo.
L'apertura internazionale va di pari passo in un forte radicamento nel territorio, dimostrato dalla partecipazione ai progetti proposti dal Comune di Busto Arsizio: i ragazzi sono stati impegnati, infatti, nell'analisi di quadri a Palazzo Cicogna e in attività laboratoriali al museo del Tessile.
L’offerta formativa della primaria di via Costa si colloca in continuità con quella della scuola dell’infanzia bilingue di via Biancardi, gestita sempre dell’Acof, ma si rivolge comunque anche a coloro che hanno frequentato una materna tradizionale e che, grazie a una didattica innovativa, possono apprendere l’inglese senza problemi.
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