La cicogna arriva tardi: si diventa mamme a 40 anni
La crisi economica sta mettendo a dura prova anche le giovani legnanesi - Il commento del dr. Carminati, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale...

(g.somazzi) – Come nel resto della penisola, le nascite nel Legnanese sono in calo.
A segnalarlo è il dottor Roberto Carminati (nella foto accanto) primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale cittadino che spiega: «Non è di certo una novità: si sa, Legnano non si distingue dal resto delle città Italiane – ha esordito il medico -. Le donne vedono l'arrivo di un figlio come un problema. Quindi ecco un minor numero di nascite».
Le potenziali mamme cercano quindi prima stabilità nel lavoro, avanzamento di carriera e aumento di stipendio. Poi, valutano se metter su famiglia e, intanto, gli anni avanzano: «Sono numerose le donne che scelgono di avere un figlio dopo i 40 anni – ha spiegato il prof. Carminati -. Questo non è un bene in quanto una gravidanza in età avanzata può essere più difficoltosa».
L'incertezza del futuro ha quindi portato al crollo delle nascite e, mentre il mondo economico e politico si interroga sulla questione, il primario legnanese non ha dubbi e con determinazione ha affermato: «è opportuno iniziare a pensare alla procreazione come una una vera e propria ricchezza: la nascita è un elemento prioritario della vita».
Un pesiero quest'ultimo che anima tutta l'équipe guidata dal prof. Carminati assistito dalla professionalità delle capo ostetriche Eugenia Colombo e Maria Cristina Schirru (nella foto in alto). Un reparto nel quale una gestante attraverso diverse iniziative può dissipare tutte le sue perplessità con visite in loco per famigliarizzare con l'ambiente, partecipando anche corsi di preparazione al parto e alla nascita. Quest'ultimo strutturato in incontri multidisciplinari con partecipazione di ostetriche, ginecologi, pediatri, psicologi, dietologi e fisiatri. Da ricordare, poi, l'attenzione riservata alla gestione del dolore e all'unità di Patologia neonatale realizzata attraverso una donazione nel 2000 e attiva a tutti gli effetti dal 2004.
Inoltre, a tempo debito, l'interessata può accedere allo speciale pronto soccorso, situato in area B al secondo piano, riservato alle partorienti dove vi sono ben 4 sale nascita ognuna dedicata a un colore e un'attrezzata sala operatoria: «La donna che presenta un'urgenza – ha concluso il medico – può accedere direttamente al pronto soccorso ginecologico-ostetrico che è aperto 24 ore su 24: l’equipe di guardia provvederà immediatamente al triage e alla visita specialistica poi se è necessario si procederà al ricovero».
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