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“Non chiamateci lavativi”, i netturbini Amga in stato di agitazione

Le organizzazioni sindacali hanno proclamato il blocco del lavoro straordinario dal 1 al 9 febbraio - Venerdì corteo in piazza: "Chiediamo i nostri diritti, non pagheremo per altri"...

«Non chiamateci lavativi e men che meno assenteisti, chiediamo solamente ciò che ci spetta di diritto. I lavoratori non devono pagare per gli sbagli fatti da una gestione di Amga a dir poco "allegra". E' come se alla fine del Giro d'Italia non venisse data la maglia rosa al vincitore» 

I dipendenti di Aemme Linea Ambiente (Amga), non intendono più stare zitti e, questa mattina, nella sede della Cgil di via Calatafimi, le organizzazioni sindacali (Cgil, Uilm e il sindacati di base uniti) hanno annunciato lo stato di agitazione: gli operatori ecologici hanno proclamato il blocco del lavoro straordinario degli operatori ecologici dal 1 al 9 febbraio compresi, mentre per venerdì 24 è stata convocata un'assemblea generale di tutti i lavoratori (è prevista un'adesione massiccia di almeno 100 lavoratori su 150) alla quale seguirà un presidio-corteo che sarà diretto in piazza San Magno con l'obiettivo di incontrare il sindaco Alberto Centinaio. 

La decisione è arrivata a seguito di una vertenza aperta lo scorso aprile e una serie di proposte da parte dell'azienda non soddisfacenti rispetto alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali che tornano a domandare: il premio di risultato produttivo per l'anno 2013 che deve essere di importo pari al 2012 (1620 euro pro-capite), aggiuntivo al premio di risultato per gli anni 2014 e 2015 e l'erogazione di una quantità economica uguale al ticket oggi erogato dal cantiere di Magenta, pari a 5,87 euro per giorno di presenza. 

«Nell'ultimo anno abbiamo subito ripetuti attacchi – ha detto alla stampa Sebastiano Pandolfini, segretario generale della funzione pubblica Cgil Ticino Olona ; ci hanno dato degli assenteisti e hanno ventilato il' potesi di ridurci gli stipendi per colpe che non sono nostre. Teniamo a precisare che il premio di produzione, legato alla frequenza lavorativa, all'efficienza e ad altri fattori produttivi , e il ticket, legato alla presenza, rientrano nel contratto collettivo del nostro settore e in quanto tali ci spettano di diritto». 

Si tratta di circa 2 mila euro all'anno (1.600 lordi per il premio e circa 1.200 per il ticket, per un totale parliamo di 350-400 mila euro per l'azienda), cifra che per un dipendente assunto a 36 ore rappresenta un'entrata importante: «Per la  maggior parte di noi si tratta dell'unico stipendio in famigliaFacile ridurre il reddito di carica, altra cosa è ridurre il reddito dei lavoratori», hanno spiegato i dipendenti, con moglie e figli a carico, che sono a conoscenza dello stato di crisi in cui è precipitata l'azienda (il nuovo Cda sta operando per saldare i debiti e rialzare la testa), ma sono anche in possesso del bilancio di Aemme Ambiente che nel 2013 si è chiuso con un risultato positivo di 1milione e 800mila euro a fronte di costi per spese e personale rimaste invariate nel tempo: «Noi non ci stiamo – torna a ribadire Pietro Coppola – pur sapendo con grande rammarico che a subire i disagi di questo sciopero saranno ancora una volta i cittadini. Vogliamo ribadire che i tre cantieri di Legnano, Busto Garolfo e Magenta sono in sotto-organico di almeno 6/7 operatori ecologici, di conseguenza l'utilizzo degli straordinari è sproporzionato e pari a 26mila ore».

Scontata l'arrabbiatura degli operai dopo avere visto la pubblicazione di due bandi per l'assunzione di due laureati in campo amministrativi e di un bando per un dirigente per il settore ambiente: «Nel cantiere di Busto Garolfo lavoriamo sotto organico e con problemi organizzativi a monte – ha spiegato Marco Caccia Rsu Cgil – eppure continuiamo a lavorare per senso di responsabilità e di servizio, perchè non assumono operai?».

A rappresentare il sindacato di base era presente Giuseppe Tampanella che ha confermato il sostegno del proprio movimento e quanto i lavoratori non siano intenzionati a cedere.

Servizio a cura di valeria arini

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Gennaio 2014
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