GM PETROL: QUALCUNO GIOCA A SCARICA BARILE
I lavoratori dell'azienda parabiaghese senza stipendio da ottobre e senza cassa integrazione - Presidio davanti all'Inps...

Da otto mesi senza stipendio e neppure cassa integrazione. E' la vicenda che sta ponendo in una drammatica situazione occupazionale i dipendenti della GM Petrol di Parabiago, impegnati oggi in una manifestazione nel cortile della sede legnanese dell'Inps.
A sostenere la causa di operai e impiegati i sindacati della Fiom Cgil, con Luigi Soresini, e della Fim Cisl, con Giuseppe Viganò.
La GM Petrol è una storica azienda parabiaghese che appartiene al gruppo Morra. Da oltre quarant’anni opera nel settore della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di distribuzione carburanti. Opera in tutta l’area lombarda ed aree limitrofe eseguendo, in aggiunta alla manutenzione elettromeccanica, le seguenti attività: prove di tenuta, bonifiche e vetrificazioni serbatoi, tarature volumetriche ed impermeabilizzazione pozzetti.
L'accusa dei sindacati è un gioco allo scarica-barile tra l'azienda e l'Inps, in quanto da un lato la GM Petrol ha smesso di pagare gli stipendi da ottobre, dall'altro l'Inps non ha mai erogato la cassa integrazione.
Soresini stamane al presidio dei lavoratori ha confermato che: "abbiamo chiesto all'Inps di farci avere per iscritto che per la cassa integrazione era tutto a posto ma si sono rifiutati. Nello stesso tempo, sono spariti tutti e solo oggi abbiamo incontrato un loro ispettore. Questa manifestazione è proprio voluta per denunciare la vicenda e per rendere di dominio pubblico il dramma dei lavoratori".
"Sia l'azienda che l'Inps – ha proseguito Viganò – insistono nell'attribuire la responsabilità all'altra parte sino a giungere a paradosso di attribuire ai sindacati certi ritardi. Di sicuro, siamo pronti ad agire in particolare nei confronti della GM Petrol per le vie legali".
Infine, in una lettera consegnata stamane alla Direzione Inps e all'azienda anche un appello dei sindacati: "Ci giunge l'obbligo morale e istituzionale di invitarvi a un incontro per dirimere tutte le incomprensioni, omissioni, errori che impediscono l'immediato pagamento delle spettanze, evitando, nei limiti della correttezza e del buon senso, di trincerarvi dietro norme procedurali, formalità, convenzioni che, allo stato attuale e dopo tutto questo tempo, si tradurrebbero solo in un ulteriore danno e in una beffa verso i lavoratori".
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