Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell'azienda "Ttn" di Nerviano in risposta allo sciopero effettuatato dai lavoratori nei giorni scorsi.

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Spesso si ritiene che tocchi all’industria saper gestire e superare la crisi, questa osservazione potrebbe avere un fondamento se le aziende nn fossero penalizzate così duramente dall’inflessione dei mercati, dalla caduta dei prezzi, dalla concorrenza estera, da una polita fiscale pressante, dall’aumento dei costi.

Dal 2008 al 2013:
• costo lavoro + 15%;
• incidenza insoluti sul fatturato 10%,
• incidenza perdite su crediti 2%
• costi energetici + 35% che si traduce in 3 milioni di euro in più da pagare che non possono essere ricaricati in termine di aumento di prezzo del servizio erogato
• incidenza insoluti sul fatturato 10%, incidenza perdite su crediti 2%)
• lementi che stanno mettendo a forte rischio l’ esistenza della stessa. In TTN oltre allo stipendio base i dipendenti percepiscono la 13° la 14° un premio produzione di 775euro, un premio risultato di 1.100€, e l’erogazione del servizio mensa.

Quest'anno TTN in fase di ricontrattazione del PREMIO RISULTATO alla presenza della RSU e della FIOM nella persona di Antonio Del Duca  aveva fatto presente che l’azienda intendeva rendere totalmente variabile la natura del premio risultato, la controparte ha rotto le trattative adducendo come spiegazione il fatto che i dipendenti nn devono pagare le conseguenze della crisi e che è loro diritto continuare a percepire un premio diventato a dire del sindacalista Del Duca fisso, inquanto acquisito come diritto negli anni.

Ernesto Pirovano ha fondato la TTN nel 1978 portandola ad essere uno dei gruppo leader nel settore dei trattamenti termici ottenendo importanti risultati sulla base della sua competenza, professionalità reinvestendo gli utili conseguiti in risorse umane e tecnologie, ritengo che sia giusto e doveroso nel chiedere una maggiore considerazione e collaborazione da parte dei dipendenti e del sindacato, per chi ha svolto correttamente la propria funzione nel SISTEMA PAESE Imprenditori, dipendenti, parti sociali dovrebbero perseguire un obiettivo comune unire i propri sforzi, sostenere insieme sacrifici per superare un momento così delicato.

Pensare che le aziende siano comunque in grado “ di sopportare e andare avanti”, potrebbe rivelarsi illusorio e portare conseguenze negative per il funzionamento del Sistema Paese