CHIRURGHI LEGNANESI RIDANNO SPERANZA ALLA “RAGAZZA DI VETRO”
Una paziente di Pechino, affetta da una gravissima malattia delle ossa, è stata operata con successo a Legnano- Primo intervento in Europa..

Nel video, un momento della conferenza stampa convocata stamane alla Direzione dell'Ospedale di Legnano, in cui è stato presentato l'intervento che ha ridato vita e speranza a una paziente giunta dalla Cina, dove era stata giudicata non operabile. Mai in Europa era stato tentato simile intervento
(m.t.) – Per la prima volta in Europa, all'ospedale di Legnano, è stato eseguito un intervento delicatissimo e perfettamente riuscito su una paziente, proveniente dalla Cina, affetta da osteogenesi imperfecta, una malattia genetica ossea comunemente nota come "malattia delle ossa fragili".
L'intervento è stato illustrato oggi dalla dr.ssa Carla Dotti, con accanto la paziente 33enne psicologa cinese Wei Ruihong e la sorella Rui Ning (nella foto qui sotto). I dettagli sono stati illustrati dalla equipe di specialisti che hanno preso parte all'operazione: dottor Davide Locatelli (primario della Neurochirurgia), dottor Domenico Prestamburgo (primario della Ortopedia), dottor Marco Teli (medico della Ortopedia).
“Ringrazio tantissimo tutto l’Ospedale di Legnano, i suoi operatori. Ora sono in fase di guarigione. Tutte le volte che ho avuto nostalgia della mia famiglia, del mio Paese, i medici, le infermiere e gli infermieri mi hanno dato molta cura. Io vengo da una famiglia contadina, ero preoccupata per l’intervento, sapevo i rischi cui andavo incontro. Potevo non uscire viva dalla sala operatoria. Ma ora per me è iniziata una seconda vita”. La testimonianza di Wei Ruihong, alta solo 1.10 metri e non in grado di camminare, toglie il fiato per il coraggio che si coglie in ogni sua parola. Una esperienza che la psicologa cinese ha raccontato in un libro dal titolo "La ragazza di vetro con il cuore di diamante".
Wei Ruihong ha 33 anni, è una psicologa cinese nativa di Handan, nella provincia dello Hebei. Affetta da osteogenesi imperfecta, un male che porta inesorabilmente alla morte, se non si interviene chirurgicamente. Wei è giunta in Italia,in virtù di conoscenze collegate all'associazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini. A marzo è stata operata all’Ospedale di Legnano da un’équipe formata da neurochirurghi e ortopedici ed è poi stata seguita da un gruppo multidisciplinare. L’intervento chirurgico è perfettamente riuscito. Tra una decina di giorni potrà fare ritorno in Cina. Particolare non indifferente, Wei ha ricevuto un contributo economico (circa 40mila euro) dai suoi pazienti, che le hanno così permesso di affrontare il viaggio in Italia e le cure. Li ringrazierà con un supporto psicologico, quando rientrerà in Cina.
“Questo intervento eccezionale, si ha notizia di un unico caso analogo in Giappone nel 2011 – ha affermato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, dottoressa Carla Dotti – non è dipeso solo dalla nostra tecnologia all’avanguardia, ma anche da uno straordinario coordinamento dei vari professionisti, sia nelle intenzioni che nei gesti. Una collaborazione tra specialisti che qualifica ancor più l'intervento, già straordinario per se stesso”.
L’intervento effettuato
Il racconto dei clinici:
dott.Davide Locatelli (primario Neurochirurgia)
dott.Domenico Prestamburgo (primario Ortopedia)
dott.Marco Teli (medico Ortopedia)
"Abbiamo avuto la segnalazione del caso di Wei Ruihong da parte di un paziente affetto da cifoscoliosi, operato a Legnano nell'ottobre 2012 ed affetto dalla stessa patologia, osteogenesi imperfecta, proveniente anch'egli da una provincia cinese. Vi sono circa 100.000 pazienti simili nella sola Cina senza un facile accesso a cure per questo tipo di problema. L'osteogenesi Imperfecta, o malattia delle ossa fragili, si declina in diverse varianti ed è trasmissibile per via ereditaria diretta (dominante o recessiva). Una sola variante è subclinica, le altre sono letali alla nascita o in giovane età per deformità scheletriche, fratture multiple o paralisi progressiva. Nel caso di Wei Ruihnong, una psicologa cinese famosa in madrepatria per i propri corsi di istruzione e le proprie pubblicazioni, la paralisi stava avvenendo a causa dell'invaginazione della base del cranio sulla colonna cervicale (una condizione nota come 'Impressione basilare') con compressione del tronco encefalico, alterazione della dinamica del liquido cefalorachidiano e sofferenza del midollo cervicale. Lo stato avanzato della condizione aveva fatto esprimere a diversi specialisti cinesi un giudizio di inoperabilità. Il trattamento previsto per queste forme consiste di un atto chirurgico decompressivo delle strutture neurologiche e ricostruttivo dello scheletro, qualora possibile. Grazie alla collaborazione dei gruppi di Neurologia, Anestesia e Rianimazione, Neurochirurgia e Ortopedia è stato possibile prendere in cura Ruihnong e programmare un intervento di decompressione del tronco encefalico e del midollo, seguito da una ricostruzione occipito-cervicale con strumentario in titanio ed osso di banca, primo in Europa di questa tipologia ma confrontabile a quanto pubblicato come caso singolo da un gruppo giapponese. L'intervento, durato 8 ore, ha provocato una ripresa della funzione midollare associata ad un migliorato allineamento del capo rispetto al collo. Si è inoltre risolta positivamente una complicanza (una sofferenza della cute del capo che ha comportato 6 settimane di cure specialistiche, sia chirurgiche sia infettivologiche). Nel frattempo la paziente è stata riabilitata ed ha riacquistato la funzionalità delle mani ed una buona autonomia nelle attività quotidiane. Il risultato clinico raggiunto a quasi due mesi dall'intervento è molto promettente e lascia intendere una nuova prospettiva di vita per questa giovane donna. Ruihong stessa nel ringraziarci per questa 'nuova vita' non ha mancato di sottolineare la competenza dei diversi professionisti coinvolti, e il sostegno sia morale sia economico dei suoi stessi pazienti cinesi, senza il quale tutto questo non sarebbe potuto accadere".
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