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LA RICETTA DI GIOVANNI RANA PER USCIRE DALLA CRISI: OTTIMISMO E PASSIONE

“Il segreto del mio successo? L’alta qualità dei miei prodotti e il fatto che, da sempre, garantisco io, mettendoci la faccia”: apre così la sua testimonianza agli studenti del corso di Economia delle imprese del Made in Italy della Facoltà di Economia della LIUC, il fondatore e Presidente di Rana Spa, Giovanni Rana.

Dall’imprenditore, tornato in visita all’Università dopo un primo incontro tenutosi nel 2002, è giunto prima di tutto un messaggio di ottimismo rispetto alla difficile congiuntura economica che il Paese si trova ad affrontare: “La crisi si risolverà in fretta, lo dico da imprenditore che ha sempre guardato al proprio lavoro con entusiasmo: non nego, inoltre, che la mia sia una piccola isola felice”.

Rana si è soffermato a lungo sui cambiamenti a cui il settore alimentare è andato incontro negli ultimi anni, a fronte di “un cambiamento più complessivo nelle abitudini degli italiani, i cui gusti sono sempre più difficili da accontentare”.

Una parabola, quella di Giovanni Rana, che ebbe inizio nel 1961, quando in un piccolo laboratorio a San Giovanni Lupatoto, paesino a pochi chilometri da Verona, iniziò a produrre tortellini dei quali curava personalmente la preparazione della sfoglia e del ripieno.

Oggi la realtà del pastificio Rana vede impiegati circa 1000 dipendenti, con una massiccia esportazione verso l’estero, dall’Europa agli Stati Uniti: ultima sfida in ordine di tempo, l’apertura di corner Rana, punti di ristorazione che stanno prendendo piede in diverse città d’Italia.

Rana ha ricordato in questa occasione anche lo speciale rapporto con la nostra provincia, cui è legato per ragioni familiari, ma anche perché a Busto Arsizio creò uno dei suoi primi depositi.

“Il mio obiettivo costante – ha spiegato – è quello di creare un prodotto per tutti, che dia soddisfazione alla clientela: da sempre, il mio principale concorrente è la pasta fatta in casa, di cui cerco di riprodurre tutto il calore, mantenendo sempre un controllo estremamente rigoroso della produzione”.

Il professor Alessandro Sinatra, titolare del corso in Economia delle imprese del Made in Italy,ha ricordato come Rana sia l’esempio di un imprenditore che ha saputo innovare in un settore complesso quale è quello alimentare: un esempio su tutti, la scelta, rivelatasi poi pionieristica, di impostare la campagna pubblicitaria sulla propria immagine. E ancora, l’approccio nei confronti delle altre realtà del Made in Italy del settore alimentare, con l’ingresso nel cosiddetto Consorzio del Gusto, di cui fanno parte ad oggi 40 aziende.

L’incontro si inserisce perfettamente in un ciclo di appuntamenti con testimoni d’azienda, che conferma l’impostazione didattica dell’Università Cattaneo, improntata su un’efficace sinergia tra i contributi più puramente accademici e quelli del mondo delle professioni.

In particolare, il corso di Economia delle imprese del Made in Italy, tenuto dal professor Alessandro Sinatra, sviluppa un percorso tematico che approfondisce le problematiche comuni ai diversi settori attraverso la lettura e la discussione di documenti che testimoniano la realtà delle aziende e testimonianze di imprenditori e dirigenti delle imprese dei settori più importanti del Made in Italy.

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Pubblicato il 20 Aprile 2009
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