IL GIORNO DELLA MEMORIA: LO STERMINIO DEI DISABILI
Conferenza al Leone da Perego, a cura del prof. Giancarlo Restelli - Lunedì 21 gennaio, ore 20,45...

Scrive lo storico Saul Friedlander che“il regime nazista uccise con sistematicità tre gruppi di uomini: ebrei, zingari e handicappati” (“La Germania nazista e gli ebrei”, I vol., Garzanti 2004).
Nell’ambito delle tematiche legate al Giorno della Memoria non c’è dubbio che lo sterminio dei disabili e dei malati mentali nel Terzo Reich (tedeschi, austriaci ma anche polacchi, sovietici, jugoslavi…) sia il meno conosciuto rispetto al genocidio ebraico e allo sterminio dei Sinti e Rom.
Lo sterminio degli ebrei d’Europa ha giustamente uno spazio di assoluta preminenza nella memoria d’Europa. Solo da pochi anni si è cominciato a parlare dello sterminio degli zingari d’Europa con buone ricerche storiografiche che però rimangono confinate a una cerchia di specialisti o di persone interessate a queste tematiche. Molto raramente invece mi è capitato di leggere di incontri dedicati alla terza dimensione dei genocidi nazisti, ossia all’ ”Aktion T4”, nome in codice indicante il progetto di soppressione dei disabili e malati mentali nel Terzo Reich.
Appena arrivato al potere (1933) il nazismo non nascose la propria avversione verso i disabili tedeschi (quindi ariani) visti però come “non persone” la cui “vita non meritava di essere vissuta” (Lebensunwertes leben).
Il risultato di questa prima campagna contro i disabili fu la sterilizzazione forzata di 300.000 – 400.000 persone, ossia lo 0,5 per cento della popolazione tedesca. Si trattava di malati mentali, epilettici, ciechi, sordi, persone con deformità fisiche, alcolisti recidivi. Tra di loro c’erano anche i “deboli di mente”, ossia persone che venivano selezionate dopo grossolani test d’intelligenza.
Fondamentale per capire quanto stava accedendo è l’ossessione per la purezza della razza ariana nell’ideologia nazista, ossia la convizione che la razza ariana dovesse essere preservata a tutti i costi impedendo con la sterilizzazione di massa il presunto impoverimento genetico.
Ma il peggio doveva ancora a arrivare. Appena iniziata la guerra (settembre ’39) Hitler dette l’ordine ad alcune persone fidate della Cancelleria del Reich di procedere prima all’uccisione dei bambini in cura presso strutture pubbliche (i bambini furono uccisi con medicinali oppure lasciandoli morire di fame) e poi di procedere allo sterminio dei disabili (“Programma T4”) approfittando del fatto che l’attenzione dell’opinione pubblica era concentrata sulle vittorie in Polonia dell’esercito tedesco.
Dall’ottobre del ’39 fino all’agosto del ’41 furono gassate circa 80.000 persone in sei centri di “eutanasia” dislocati ai quattro angoli del Reich.
Nell’estate del ’41 ci fu una reazione dell’opinione pubblica tedesca, dei parenti delle vittime, di alcune autorità cattoliche e prudentemente lo sterminio con il gas fu interrotto. Ma Hitler aveva già ottenuto un risultato significativo in termini numerici sopprimendo decine di migliaia di “bocche inutili da sfamare”.
Lo sterminio dei disabili proseguì però con la guerra e si allargò a tutte le aree dove le truppe tedesche arrivarono. In questa terza e ultima parte dello sterminio (“eutanasia selvaggia”) fu ucciso un numero ancora maggiore di persone rispetto alle vittime precedenti.
Quante vittime? Difficile definire i contorni esatti dello sterminio dei disabili. Alcune ricerche storiografiche arrivano a 300.000 vittime dal settembre del ’39 fino al termine della guerra. Altre ricerche ridimensionano in parte il numero non scendendo in ogni caso al di sotto delle 200.000 vittime.
E ricordo che si trattava della parte più debole ed indifesa della popolazione e tra di loro c’erano anche molti bambini la cui sfortuna fu di nascere in condizioni diverse rispetto ai parametri di razza e di “normalità” fissati dal nazismo.
Bambini che non poterono nascere “due volte”, parafrasando il bel romanzo di Giuseppe Pontiggia (“Nati due volte”): dopo la prima “nascita” segnata dalla diversità non poterono avere l’amore dei genitori che li avrebbe fatti nascere un’altra volta alla vita.
GIANCARLO RESTELLI
Per approfondire:
http://www.youtube.com/watch?v=J9Nwu1P8vGg
http://restellistoria.altervista.org/pagine-di-storia/giorno-della-memoria/lo-sterminio-dei-disabili-nel-terzo-reich/
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