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COMPOSTEZZA E DOLORE AI FUNERALI DI STEFANIA CANCELLIERE

A Parma l'estremo saluto alla donna uccisa con un mattarello dall'ex marito - Tanti gli amici giunti anche da Legnano - La cronaca a cura dell'inviata Gea Somazzi

Sobrietà e profondo dolore ai funerali di Stefania Cancelliere, 39enne vittima della furia dell'ex marito Roberto Colombo che l'ha massacrata di botte con un mattarello, all'entrata di un palazzo in via Marconi a Legnano. Le esequie si sono svolte, sabato mattina, a Parma, nella chiesa settecentesca dedicata a S.Cristina.

Numerosi gli amici, provenienti anche da Isernia e Legnano, che hanno voluto partecipare all'ultimo saluto per Stefania, stringendosi attorno ai familiari, ancora increduli per la tragica scomparsa.

L'intima cerimonia è stata concelebrata da don Luciano Scaccaglia, prevosto della parrcocchia S.Cristina e da don Luciano Genovesi amico di famiglia.

"Livio, il fratello di Stefania, ha appena avuto una bambina: quest'angelo è stato chiamato Stefania – ha affermato durante la cerimonia don Luciano Scaccaglia –, l'altro angelo è la zia partita per il Paradiso dopo essere stata massacrata, uccisa in modo brutale. Parole di consolazione sincere e cariche d'affetto ci muoiono in gola, rabbia e dubbi ci assalgono. Quando qualcuno muore, ucciso, è come se i passi si fermassero: ma invece può essere la partenza verso un altro posto".

"Oggi è il compleanno di Federico, l'ultimo figlio di Stefania – ha proseguito il sacerdote -. Lei è vicina al Signore e lì continua il suo compito materno proteggendo i suoi figli, i suoi cari, intercendendo per loro e per questa società italiana così precaria,corrotta e corruttrice. Stefania, sempre sorridente, non può dimenticarsi dei suoi bimbini di cui era ed è innamoratissima. Preghiamo con la preghiera che i genitori insegnano ai loro bimbi, come ha fatto Stefania. Nel mondo, e anche in Italia, sono troppe le violenze sulle donne. Recitiamo il Padre Nostro per fermare la mano dei violenti".



"Mi unisco al dolore per la scomparsa di Stefania, che ho avuto modo di conoscere con la sua splendida famiglia – ha affermato invece con dolore don Luciano Genovesi -. Si resta annichiliti davanti a questo abisso, solo la luce della Pasqua di Dio può rischiarare. Ci resta quindi un impegno: far sì che risplenda sempre nel nostro cammino terreno. La luce vince le tenebre: la piccola Stefania, figlia del fratello Livio, è la dimostrazione che la vita è più forte della morte. Continuate ad avere fede in Dio".

gea somazzi

 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Luglio 2012
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