CASO PASTORELLA: E’ BRACCIO DI FERRO TRA CISL E DELEGATI
"Abbiamo calcolato che, se si va avanti così, arriveremo alla disdetta di circa 500 iscrizioni alla CISL", affermano i delegati...
(g.w.) – Prosegue il braccio di ferro tra segreteria CISL di Legnano e Magenta e le rappresentanze sindacali delle imprese manifatturiere di Parabiago riguardo a quello che ormai si può definire il caso Pastorella.
Dopo la manifestazione del 24 maggio (qui il nostro precedente servizio), nella quale i delegati aziendali si erano opposti alle dimissioni – definite forzate – del sindacalista dalla carica di segretario generale FEMCA per le zone di Legnano e Magenta, le RSU hanno indetto uno sciopero nella giornata di ieri, primo giugno.
Il commissario Giuseppe Ferrante – che ricopre momentaneamente il ruolo lasciato vacante da Pastorella – ha qualificato tale atto come improprio, spalleggiato in questo dalle aziende i cui lavoratori hanno aderito all'agitazione.
Da parte sua, l'ex segretario FEMCA ha deciso di procedere legalmente contro la CISL: "Dopo la manifestazione di settimana scorsa – ha dichiarato – ho ricevuto la sospensione dal sindacato perché, a detta loro, ne ho screditato e danneggiato l'immagine".
Il momento di maggior tensione si è registrato quando lo stesso Ferrante è sceso tra gli scioperanti per tentare di stabilire un dialogo: "Posso capire la vostra posizione – ha affermato – molti lavoratori mi hanno parlato dell'ottimo lavoro svolto da Pastorella nelle vostre aziende ma dovete capire che egli si occupava di un territorio ben più vasto e non ha avuto la capacità di svolgere il suo ruolo di segretario generale".
I delegati, in ogni caso, non accennano ad arrendersi e minacciano una disdetta in massa delle iscrizioni al sindacato: "abbiamo già raccolto 180 firme tra il calzaturificio Roveda e il Seymechamlou; abbiamo calcolato che, se si va avanti così, arriveremo alla disdetta di circa 500 iscrizioni".
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