CONFUCIANESIMO: ALLA RICERCA DELL’ARMONIA COSMICA
Ieri il secondo appuntamento con la "Cattedra delle religioni", dedicata quest'anno alla spiritualità orientale
Secondo appuntamento ieri sera con la “Cattedra delle religioni” che ha affrontato il tema del Confucianesimo.
L’incontro, organizzato dalle parrocchie del Decanato di Legnano in tempo di Quaresima, rappresenta insieme agli altri tre temi proposti, un’occasione di dialogo e di confronto tra le religioni affrontando tre grandi aree, la famiglia, il lavoro e la festa.
La serata, organizzata nell’Auditorium Marinoni del Liceo Galilei e moderata dal prof. Mario Bombelli, ha visto ospite la relatrice Jea Suk Lee, professoressa della Pontificia Università Gregoriana di Roma, che ha tenuto una lezione sul Confucianesimo, che rappresenta una delle maggiori tradizioni filosofiche, morali e politiche della Cina.
Un complesso di credenze, riti e costumi fondati sull’antica saggezza cinese e associati al nome di Confucio, filosofo e uomo politico che ha puntato alla formazione dell’uomo attraverso due punti di forza importanti come la Società e lo Stato.
Il Confucianesimo punta al raggiungimento dell’armonia sociale. Amore, norma celeste, pietà filiale, giustizia e fiducia sono i principi che vengono indicati ai confuciani per poter trovare tale armonia, diventando così Uomo Santo, ossia colui che è in grado di arrivare alla massima armonia ed equilibrio dove ogni cosa trova il giusto posto.
La prima caratteristica della struttura della famiglia del Confucianesimo è la pietà filiale, in base alla quale il figlio deve dimostrare una disposizione di cuore verso i genitori che gli hanno donato la vita. La pietà filiale presuppone uno sforzo, un obbligo morale e un dovere assoluto. I fanciulli impareranno così a rispettare i propri genitori e a cominciare a nutrire rispetto e amore verso gli altri.
Altro tema affrontato è stato quello del lavoro, che nel Confucianesimo rappresenta un’attività faticosa, ma che può essere trasformata in gioia se si pensa alla felicità degli altri. Lo scopo del lavoro è prendersi cura della propria vita e degli altri. Attraverso il lavoro l’uomo può comprende la ricchezza della vita, secondo Mencio, il più eminente filoso cinese aderente al Confucianesimo.
La serata è stata accompagnata dai commenti musicali del Maestro Marcos Vinicius, chitarrista e compositore brasiliano.
Elena Assereto
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