ARRESTATO IL TERZO COMPLICE DELLA TENTATA RAPINA ALLA “LA CONCHIGLIA”
POLIZIA DI STATO PARTICOLARMENTE ATTIVA SUL TERRITORIO |
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Caso chiuso. Il 'famigerato' terzo autore della tentata rapina al ristorante 'La Cochiglia' di Legnano è stato arrestato. Si tratta di un pluripregiudicato dell'85 di Busto Arsizio che lavora nell'ambito dell'edilizia. Il ventiseenne, fermato dalla Polizia di Stato nella abitazione della madre, attualmente si trova nel carcere di Busto A. in attesa di convalida con l'accusa di concorso di rapina con l'aggravante dell'esplosione di arma da fuoco. |
Un lavoro minuzioso quello effettuato dagli uomini del dr. D'Urso, nella foto con due agenti, per arrivare all'arresto del giovane complice dei due rapinatori che, nello scorso settembre, sono entrati nel ristorante legannese e, dopo aver sparato un colpo intimidatorio in aria, sono stati aggrediti dai clienti del locale.
Il diciottenne che faceva da spalla era stato fermato immediatamente dalla Polizia di Stato mentre l’uomo armato era riuscito a fuggire, per poi essere arrestato qualche giorno dopo in un bar di Somma Lombardo. Due i colpi sparati dalla pistola in possesso al ‘professionista’ del crimine, uno intimidatorio e il secondo partito involontariamente durante la colluttazione con alcuni dei presenti al ristorante. Quest’ultimo proiettile aveva colpito di striscio il malvivente, procurandogli una ferita piuttosto profonda alla testa. Per individuare il terzo uomo della tentata rapina sono state svolte indagini minuziose di tipo tecnico. Ad attivarsi soprattutto la squadra della Polizia Giudiziaria di Legnano. MONITORAGGIO LOCALI PUBBLICI 'Questo genere di controlli -ha dichiarato il dr. D'Urso – ci permette di tenere la città sotto controllo. Si tratta di un intervento che ripeteremo almeno una volta al mese'. MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA L'ottantatrenne, non vedente e cardiopatica dopo questo ennesimo maltrattamento, ha deciso di chiedere aiuto e ha denunciato il figlio. L'uomo è stato arrestato con provvedimento di allontanamento dalla casa materna in via Massimo D'Azeglio. Attualmente si trova a casa della sorella in attesa di entrare in comunità. La guardia, da parte della Polizia di Stato, rimane sempre alta e la collaborazione dei cittadini resta sempre fondamentale per la prevenzione sul territorio. gea somazzi |
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