Il Presepe Vivente della scuola Arca incanta Legnano con il suo messaggio di speranza
Il Presepe Vivente della Scuola L’Arca ha portato la magia del Natale sul sagrato della Basilica di San Magno a Legnano, con oltre 400 partecipanti tra alunni, insegnanti e famiglie. Un messaggio di speranza e comunità, accolto con calore dalla città
Una piazza raccolta, le luci della Basilica che fanno da cornice e le voci limpide dei bambini a riempire il silenzio della sera: così Legnano ha vissuto uno dei suoi appuntamenti natalizi più sentiti, quello con il Presepe Vivente. Sabato 21 dicembre, sul sagrato della Basilica di San Magno, il coro di voci bianche della Scuola Primaria L’Arca dell’Istituto Tirinnanzi di Legnano ha dato vita al tradizionale evento che da oltre 27 anni coinvolge più di 400 persone tra alunni, insegnanti e genitori della scuola di via Abruzzi.
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Un appuntamento che, anche quest’anno, ha richiamato centinaia di spettatori nel cuore della città. In questo contesto il sindaco Lorenzo Radice, al termine dello spettacolo, ha ricordato che la comunità e la speranza sono la chiave per superare i periodi difficili come questo. Monsignor Angelo Cairati ha quindi richiamato tutti al vero significato del Natale. Il sagrato e la facciata della Basilica si sono trasformati in un grande palcoscenico a cielo aperto, diventando scenografia naturale per la rappresentazione della Natività. I bambini, protagonisti assoluti, hanno scandito con semplicità e forza il messaggio centrale della recita: «In un mondo ferito è nato chi porterà la salvezza: Gesù». La rappresentazione si è conclusa con un augurio corale di “Buon Natale”, accolto da lunghi applausi per i piccoli interpreti e per tutti gli organizzatori. Un messaggio di pace, coraggio e comunità che parte dai più piccoli e si estende a tutta la città, come augurio condiviso per il futuro e per l’anno che verrà.
“UNA CASA COMUNE”
In chiusura il primo cittadino Radice ha sottolineato il valore simbolico e civile dell’iniziativa, richiamando il senso di responsabilità collettiva e l’importanza di restare uniti come comunità, soprattutto nei momenti di difficoltà. Nel suo intervento ha ricordato come Legnano abbia saputo affrontare le sfide degli ultimi anni, dalla pandemia alle difficoltà sociali, proprio grazie alla capacità di lavorare insieme. Radice ha ripreso le parole dell’Arcivescovo Mario Delpini e l’immagine della “casa comune”, intesa come città, mondo e bene comune, costruita ogni giorno attraverso l’impegno nelle scuole, nelle associazioni, nelle parrocchie. Una casa che non crolla, ha ricordato il sindaco, perché c’è sempre qualcuno disposto a fare un passo avanti per gli altri. «Riprendo le parole dell’Arcivescovo Delpini, che per Sant’Ambrogio ha usato un’immagine molto bella: quella della casa comune. La casa comune è la nostra città, il nostro mondo, ma anche l’impegno che mettiamo ogni giorno nelle scuole, nelle associazioni, nelle parrocchie. La casa comune è il bene comune. Ogni giorno potremmo trovare mille motivi per dire che c’è una crepa, che qualcosa non va, che non è più bello come una volta. Ma quella casa non cade, ci ha detto l’Arcivescovo, perché ogni giorno ci sono persone che hanno il coraggio di farsi avanti, di non restare ferme nel rancore, ma di fare un passo per gli altri. Questo è il messaggio più forte con cui vi auguro di trovare la forza e il coraggio di affrontare il 2026. Un anno in cui ciascuno di noi potrà dimostrare che, se oggi vediamo questi bambini così, è grazie a chi ogni giorno accetta la sfida di farsi avanti: insegnanti, educatori, parroci, genitori, ognuno nel proprio ruolo. È il mio augurio: un augurio di pace e di coraggio, perché ciascuno possa fare questo passo nel 2026. Buon Natale e grazie davvero per il dono che ci fate ogni anno».
(Galleria Fotografica a cura di Andrea Mezzanzanica, Gianpiero Venturini e Riccardo Colombo)













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