Cerro Maggiore dà il benvenuto al nuovo parroco don Erasmo Rebecchi, accolto ufficialmente dalla comunità domenica 21 settembre durante le celebrazioni per i Santi patroni Cornelio e Cipriano. Il sacerdote arriva in paese dopo nove anni passati alla guida della comunità pastorale di Santa Maria del Monte Barro, che comprende le parrocchie di Galbiate, Sala al Barro, Villa Vergano e Bartesate, prendendo il posto di don Roberto Verga, che è stato parroco dal 2013 a Cerro Maggiore e dal 2014 anche a Cantalupo.

«Oggi è un giorno speciale per la nostra Comunità, perché in questo intenso periodo spirituale, iniziato il 24 agosto con le celebrazioni di San Bartolomeo e continuato il 16 settembre con le celebrazioni dei Santi Cornelio e Cipriano, Cerro Maggiore e Cantalupo accolgono con gioia don Erasmo Rebecchi come nuovo parroco e pastore -. Sono certo che guiderà la comunità con saggezza e amore cristiano, da buon pastore e umile lavoratore nella vigna del Signore. Don Erasmo non sarà solo in questo cammino. Io ci sarò, con tutta l’amministrazione comunale. Insieme dobbiamo offrire nuove opportunità ai nostri giovani, spesso disorientati e distanti dalla fede. Hanno bisogno di una guida autentica, che li accompagni, li incoraggi e mostri con la propria vita la bellezza di Cristo. Domenica scorsa, da questa porta, è entrata la fiaccola accesa insieme ai ragazzi della professione di fede. Nostro sarà il compito di rinvigorire quel fuoco cristiano nei nostri gesti quotidiani».

«Non dimentichiamo neppure i nostri anziani, memoria viva e colonna della comunità, che troppo spesso vivono la solitudine – ha aggiunto il vicesindaco -. La chiesa è per loro un punto di riferimento, e sono certo che la presenza di don Erasmo darà nuovo impulso a questo servizio cristiano di vicinanza e speranza. Lo accogliamo anche come sostegno per le famiglie, che affrontano le sfide del quotidiano e la frenesia del nostro tempo. Vogliamo garantire ai nostri figli un’educazione fondata su solidi principi e un futuro sereno. Sarà chiamato ad essere presenza discreta ma costante, capace di rafforzare i legami tra moglie e marito, trasmettere fiducia e custodire con loro la comunione cristiana. Don Erasmo da oggi è parte della nostra storia e noi lo accogliamo con affetto e fiducia, certi che il suo ministero sarà fecondo, all’interno di una comunità viva, che ama le proprie tradizioni, fortemente legata all’oratorio e desiderosa di guardare al futuro con speranza».