Palio di Legnano: “L’elezione di Airoldi gran maestro nel segno della continuità in Collegio”
Raffaele Bonito, gran maestro uscente, si racconta dopo il suo doppio mandato. E sul suo successore si esprime così: «È cresciuto con me in questi anni, credo e penso che proseguirà quello che abbiamo sempre fatto»
Già gran priore con due vittorie nel 2005 e 2008 per la contrada La Flora e con 4 anni di mandato come gran maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade Raffaele Bonito, durante le corse di addestramento dedicate ai cavalli anglo-arabi svoltesi domenica scorsa alla pista di via Novara, racconta questa sua ultima esperienza ormai giunta al termine e sulla nomina a gran maestro di Alessandro Airoldi si esprime così: «È cresciuto con me in questi 4 anni, credo e penso che andrà in continuità con quello che abbiamo sempre fatto».
La pista del Collegio per le riunioni ippiche
È proprio dalla pista di via Novara realizzata dal Collegio dei Capitani e delle Contrade nei primi mesi di quest’anno che inizia l’intervista al gran maestro uscente Raffaele Bonito. «Il progetto parte dal momento in cui abbiamo saputo che non avremmo avuto il rinnovo dell’utilizzo della pista che avevamo a disposizione prima, quindi per necessità abbiamo dovuto pensare ad un’alternativa. Le opzioni erano diverse e abbiamo valutato una serie di possibilità, alla fine siamo riusciti a concretizzarla in questo posto già utilizzato in precedenza facendo investimenti e sacrifici».
Gran priore e gran maestro, due ruoli molto diversi
«Sono due ruoli molto diversi, il gran priore cerca di fare il meglio per la propria contrada e di raggiungere gli obiettivi per la stessa, nel momento in cui decidi di intraprendere il percorso del gran maestro è chiaro che devi partire con il presupposto che è vero che sei e sarai sempre affezionato alla tua contrada però devi guardare le cose in modo diverso, pensare a tutte le contrade e cercare di fare cose che portino soddisfazione, utilizzo e aiuto a tutte le contrade ma sempre con la stessa passione».
La carica di gran maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade va a completare il ciclo di tutte le cariche che può ricoprire un contradaiolo. «Sono 8 anni che sono all’interno del Collegio in modo attivo e ho fatto un percorso di crescita. Adesso lascio con dispiacere perché questa è una passione che mi porto dentro da quando ero bambino, frequento il mondo del palio da quando avevo 13-14 anni e continuerò a farlo. I progetti ora sono diversi, sicuramente la mia contrada con quello che potrò fare e farò da contradaiolo».
La nomina e i primi anni post Covid
«Io ho iniziato subito dopo il Covid in un momento difficilissimo dove le attività che le contrade potevano fare erano ridotte al limite e quindi era un momento difficile sotto ogni punto di vista e anche il Collegio necessitava di una rimessa a punto di tutte le strategie per tornare ad essere attivi e propositivi come in passato. Il Covid è stato un momento di spartiacque, siamo partiti con difficoltà ma credo, all’analisi di quello che abbiamo visto in questi giorni, posso dire con soddisfazione che siamo riusciti alla grande ad uscire dalla situazione difficile da cui venivamo».
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